La diagnostica precoce del carcinoma alla prostata

La diagnostica precoce del carcinoma alla prostata

Editato da: Serena Silvia Ponso il 07/11/2023

Il carcinoma prostatico è la neoplasia più diffusa fra gli uomini oltre i cinquant’anni di età, per questo si può parlare di una vera e propria “lotta al tumore della prostata”, che però si può curare con gli ultrasuoni. Ce ne parla il Dott. Carlo Belloforonte, esperto in Urologia a Milano

Che cos’è il tumore alla prostata?

Il carcinoma alla prostata interessa una ghiandola, per l’appunto la prostata, all’interno della quale cominciano a crescere delle cellule cancerogene in maniera incontrollata.

uomo

Il tumore alla prostata interessa solo gli uomini e la possibilità di contrarlo aumenta proporzionalmente all’età. Di solito il tumore cresce lentamente e non si diffonde al di fuori della ghiandola, ma nei casi più gravi la progressione della malattia è molto rapida e colpisce anche i tessuti circostanti.

Come si diagnostica il carcinoma prostatico?

L’esame più conosciuto è quello relativo al PSA (antigene prostatico specifico), enzima prodotto dalla prostata e individuato mediante esame ematico, che però non è tipico del tumore ma dell’organo. Questo significa che può risultare elevato sia nei tumori che nelle infiammazioni. Invece, una piccola percentuale dei carcinomi, specialmente nei casi di familiarità della patologia, non causa incremento dei valori di PSA, portando a una diagnosi ritardata. Ciò evidenzia l’importanza di esami successivi ma molto più invasivi.  

La diagnostica elettromagnetica (ESO-Prost 9), eseguita presso la Clinica Columbus di Milano, è invece una metodica totalmente non invasiva e di breve durata (pochi minuti), dove la sonda viene appoggiata al paziente sdraiato e vestito. Utilizza onde elettromagnetiche con potenza centinaia di volte inferiore al telefono cellulare, quindi è ripetibile senza effetti collaterali. La sua forza è la capacità di individuare i pazienti sani: questo significa che, come dimostrano recenti studi, se il risultato dell’esame è negativo la probabilità che non vi sia tumore è superiore al 95%. Ovviamente se il responso è positivo, il paziente dovrà continuare nel percorso diagnostico classico.                      

In che cosa consiste il trattamento con ultrasuoni?

Le nuove terapie con ultrasuoni focalizzati (trattamento HIFU), da alcuni mesi autorizzate anche negli USA, si fondano sul concetto di disintegrazione non invasiva del carcinoma prostatico e risparmio dei nervi dell’erezione e della continenza.

Ciò avviene grazie al fatto che questa terapia permette di bruciare le cellule cancerose con gli ultrasuoni focalizzati. L’area d’azione è esatta perché viene delineata dal dottore grazie alla fusione elastica delle immagini diagnostiche (RM o biopsia) con le immagini ecografiche realizzate in tempo reale fatte dalla sonda.

Si tratta di una tecnica non invasiva che diminuisce gli effetti collaterali associati ai trattamenti classici.

 

Se vuoi sapere di più sul carcinoma alla prostata consulta il nostro Dizionario Medico.

Urologia a Milano