La Neuropatia Paraneoplastica

La Neuropatia Paraneoplastica

Editato da: Serena Silvia Ponso il 28/09/2023

Con neuropatia si definisce, in generale, qualsiasi forma di degenerazione del sistema nervoso. Questa può presentare diversi sintomi e si può distinguere in varie categorie secondo diversi criteri. Ne parla il Dott. Massimo Barrella, esperto in Neurologia a Roma

Le varie tipologie di neuropatia paraneoplastica 

Il primo criterio che caratterizza una neuropatia è quello della diramazione prossimo-distale anatomica dei nervi: questo porta allo sviluppo di neuropatie a carico delle radici spinali, dei plessi, dei rami nervosi. Il secondo criterio è la distribuzione della malattia nell'organismo e del suo decorso temporale: si presenteranno quindi mono-neuropatie, multi-neuropatie e poli-neuropatie.
Un terzo importante criterio di inquadramento della neuropatia si basa nella costituzione del nervo e nei prolungamenti di assoni derivanti da tre tipi di neuroni: il motoneurone, che attiva i muscoli scheletrici volontari, il neurone vegetativo, che attiva i muscoli lisci, e il neurone del ganglio spinale, che riceve le informazioni sensoriali dalla periferia.

L’importanza del nervo

Se un danno, ad esempio un trauma dall'esterno, colpisce indifferentemente il nervo, tutte e tre le funzioni possono venire meno. Tuttavia esistono delle condizioni patologiche che possono colpire selettivamente un tipo di assone rispetto ad altri: avremo quindi neuropatie prevalentemente motorie, prevalentemente sensitive oppure prevalentemente vegetative (disautonomie).

È bene anche sapere che il nervo è composto dal prolungamento assonale dei neuroni d'origine, e che è un complesso sistema di tessuti che avvolgono gli assoni; questi forniscono la struttura fondamentale “connettiva” del nervo stesso. Grazie a questa è possibile, tramite adeguati esami strumentali, in primis l'esame elettrofisiologico, distinguere all'interno di una neuropatia la prevalente compromissione degli assoni (neuropatia assonale) o il prevalente danno a carico del rivestimento mielinico (neuropatia demielinizzante).

Quali sono i sintomi di una neuropatia paraneoplastica?

Tutte le neuropatie tendono a provocare sintomi caratteristici:

  • Alterazioni della sensibilità: formicolii, punture di spillo, “scosse elettriche”, dolori di tipo nevralgico, intorpidimento, difficoltà alla percezione del tatto e vertigini posizionali.
  • Alterazioni della funzione dei muscoli volontari: riduzione della forza e l’aumento dell’affaticabilità.
  • Alterazioni delle funzioni vegetative: disturbi della sudorazione, della propulsione intestinale, del controllo degli sfinteri urinari e fecali, delle funzioni sessuali e della circolazione sanguigna, da cui provengono sintomi di tachicardia, bradicardia, ipertensione arteriosa o facili svenimenti.

Nelle forme molto gravi le neuropatie possono indurre atrofia muscolare simile a quella che si riscontra in alcune malattie muscolari degenerative. La compromissione delle sensibilità può influenzare in modo subdolo l’equilibrio posturale del paziente, che in talune condizioni, come la riduzione del controllo visivo al buio, può andare incontro a cadute accidentali.
Nel corso di una neuropatia paraneoplastica si possono verificare tutte le summenzionate situazioni. In generale non esiste una “regola”: un malato di tumore può presentare potenzialmente qualsiasi sindrome neuropatica, visti i molteplici meccanismi patologici che un tumore può innescare contro il sistema nervoso periferico.

Neurologia a Roma