La tecnica EPI per rigenerare il tendine
La tecnica EPI costituisce una grande rivoluzione nel trattamento delle tendiniti. Scopriamo quindi in cosa contiste questa nuova tecnica e quali casi di tendinite permette di curare, grazie al nostro esperto in Ortopedia e Traumatologia
Che cos’è la tendinite?
La tendinite è considerata una tra le lesioni più comuni negli atleti e viene associata a quelle che sono note come lesioni da uso eccessivo. Nel mondo del lavoro, sono lesioni che si sviluppano da movimenti ripetuti e da posture prolungate, causando patologie abituali come l’epicondilite, nota anche come gomito del tennista, l’infiammazione del tendine di Achille 
o la tendinite del tendine rotuleo, che richiedono la terapia farmacologica, la fisioterapia e a volte anche un intervento chirurgico, in caso di situazioni ricorrenti e croniche.
Da sempre le tendiniti sono state definite, diagnosticate e trattate come un processo infiammatorio di carattere inserzionale; tuttavia, diversi studi hanno dimostrato che si tratta più di un processo degenerativo. Questo potrebbe spiegare lo scarso rendimento di molteplici trattamenti utilizzati nella tendinite che si basano sul concetto “antinfiammatorio”. Una volta che il tendine si è degenerato, questo deve essere riparato in modo da poter tornare a funzionare come in precedenza.
Tecnica EPI
A questo proposito, la tecnica EPI (Elettrolisi Percutanea Intra-tessuto) è una rivoluzione nel trattamento di tendinite. La EPI è una tecnica di fisioterapia che prevede l'applicazione percutanea di una corrente elettrica direttamente al tessuto interessato, con l'aiuto di un ago di agopuntura e degli ultrasuoni. L'obiettivo di questa tecnica è quello di curare la lesione e rigenerare il tessuto, in modo tale che l'atleta possa tornare ad allenarsi e a competere senza problemi.
Gli studi condotti sugli animali e sull'uomo dimostrano l'efficacia della tecnica EPI per raggiungere questi risultati in poche sedute (da 3 a 6 sessioni) con una percentuale di successi dell'80%.
Prima di ricorrere a questa tecnica, è necessario eseguire uno studio della funzione e della struttura del tendine, utilizzando le ultime tecnologie in ecografia muscoloscheletrica, come il Power Doppler e la sonoelastografia.