Le domande più frequenti sulla mesoterapia

Le domande più frequenti sulla mesoterapia

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La redazione di Top Doctors
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Scritto da: La redazione di Top Doctors
Editato da: TOP DOCTORS® il 13/04/2024

 

In questo articolo il nostro esperto in Medicina dello sport ci illustra le caratteristiche della mesoterapia

Cos’è la mesoterapia e in quali casi si può applicare?

La mesoterapia è una delle tecniche più utilizzate in medicina e rientra nel gruppo delle cosiddette tecniche iniettive, ovvero quelle tecniche che prevedono l’iniezione di una sostanza attraverso infiltrazioni cutanee. Sono previsti alcuni farmaci, generalmente antinfiammatori e anestetici che non hanno alcun effetto secondario. Principalmente la mesoterapia viene impiegata per il trattamento delle lesioni sportive, in particolar modo per quelle patologie legate a sovraccarichi, come tendinite, entesopatia e tutti i fastidi che derivano da un sovraccarico a livello muscolare o tendineo. 

 

Quante sedute di mesoterapia occorrono affinché si possano ottenere risultati evidenti?

A differenza delle infiltrazioni convenzionali che erroneamente vengono giudicate come un trattamento analogo, la mesoterapia è un trattamento che può essere ripetuto continuamente senza particolari effetti collaterali. Generalmente sono necessarie 3 iniezioni distribuite nell’arco di 7 giorni: tale numero minimo di iniezioni è necessario affinché si possa risolvere la patologia dolorosa. In alcuni casi dopo 1 o 2 iniezioni legate alla mesoterapia i dolori possono scomparire; tuttavia, generalmente, i pazienti sono sottoposti ad un numero minimo di 3 iniezioni. Per tale motivo la mesoterapia viene spesso confusa con le infiltrazioni, con le quali, in realtà, non ha alcuna correlazione diretta.

 

Come comportarsi dopo le sedute di mesoterapia?

A causa delle caratteristiche di tale trattamento nel quale si utilizza un ago di 4mm di lunghezza che penetra l’epidermide del paziente, gli accorgimenti che il soggetto deve seguire sono ridotti. Al momento dell’iniezione, ciò che bisogna evitare è una possibile emorragia che, considerate proprio le fasi e gli strumenti adoperati, risulta comunque rara. Occorre, invece, prestare attenzione alla zona interessata dall’infiltrazione, disinfettarla e proteggerla per scongiurare il rischio di un’infezione. Il paziente tornerà a camminare e svolgere una vita normale; inoltre, non dovrà seguire particolari comportamenti, se non quello di prevenire il rischio di infezione.

Medicina dello sport