Psichiatria, Neurologia e Psicologia: gemelli diversi

Psichiatria, Neurologia e Psicologia: gemelli diversi

Editato da: il 13/04/2024

Sono ancora tanti i dubbi che attanagliano i pazienti quando si parla di Psichiatria, Neurologia e Psicologia. Proviamo a fare un po’ di chiarezza con il Dott. Mario Savino, esperto in Psichiatria a Milano

I disturbi mentali sono “psicologici”? – Io dallo Psichiatra? Mica sono pazzo, al massimo ne parlo col Neurologo - Dallo Psicologo se il disturbo è lieve, dallo Psichiatra se è grave – Per un problema con l’alcol e la cocaina non vorrà mica darmi degli psicofarmaci?

I luoghi comuni si sprecano e, nonostante i grandi progressi delle Neuroscienze, certe convinzioni erronee sembrano impermeabili a tutto: è come se la medicina si fermasse al collo e il cervello non sia un complesso organo che può funzionare male… esso si ammala solo di Parkinson, Ictus, Epilessia e Alzheimer!

Questione di chimica!

È vero che molti disturbi mentali risentono dell’effetto degli stress, delle condizioni ambientali, dalla nostra storia, ma questo vale per tutte le malattie umane. L’effetto ambientale sulla mente ed i sintomi conseguenti procedono per via chimica, come tutta l’attività della nostra mente: se voi ricorderete alcune delle parole scritte qui, sarà perché nel vostro cervello si sono formate nuove connessioni. La memoria, le emozioni, l’ansia non risiedono in una “nuvoletta”, una i-cloud “psicologica” indipendente dal nostro corpo materiale, ma si verificano e si perpetuano per via neurotrasmettitoriale, chimica.

Con la Psicoterapia si può intervenire su alcuni aspetti, ma su altri sono più efficaci i farmaci o le terapia fisica: senza questo tipo di intervento, quando serve, neppure la Psicoterapia può funzionare.

La Neuropsicofarmacologia

Il progresso in Neuropsicofarmacologia ha fatto sì che oggi sia possibile usare cure efficaci senza che si sviluppino dipendenza, sedazione, aumento di peso o altro. Rinunciare alla possibilità di curarsi rapidamente ed efficacemente è insensato.

Alcuni ripongono grandi aspettative nei rimedi “naturali”, che contrappongono idealmente a quelli “chimici”: in realtà, le “erbe” che funzionano meglio hanno lo stesso meccanismo di azione dei farmaci di sintesi, compresi gli effetti collaterali. Inoltre, bisogna ricordare che i tossici più potenti si trovano in natura!

Le alterazioni mentali sono oggi visibili

Anni fa, le alterazioni del cervello che compaiono nei disturbi mentali, lievi e gravi, “non si vedevano”: non si disponeva degli strumenti adatti e gli Psicanalisti tendevano a dare la colpa alla madre, a traumi e all’autostima. Oggi, invece, le alterazioni morfologiche e/o funzionali del cervello malato di ansia, depressione e psicosi si vedono bene. Ad esempio, si sa che la depressione è una malattia grave e invalidante, può uccidere, e va quindi trattata al più presto; non è una forma di pigrizia, non è una debolezza, e può colpire chiunque, anche le persone più “forti”.

Quando la Psicologia collabora con la Psichiatria

Buona parte degli Psicoterapeuti si sono attualizzati e lavorano a fianco dei medici con moderne psicoterapie più brevi, mirate ed efficaci. Già ora, la Neurochirurgia permette di attivare o inibire determinate cellule nervose ottenendo l’immediata scomparsa di sintomi ossessivi, depressivi, parkinsoniani ed altro.

Tuttavia, un disturbo nervoso va prima inquadrato, correttamente diagnosticato, e poi trattato con farmaci, psicoterapia o entrambi. La diagnosi deve farla un medico altamente specializzato e la visita numero zero deve farla lo Psichiatra: meglio non arrivarci dopo tentativi di vario tipo e non iniziare dalla fine del percorso.

 

Editor Karin Mosca

Psicologia a Milano