Risolvere il problema della secchezza vaginale grazie al laser

Risolvere il problema della secchezza vaginale grazie al laser

Editato da: TOP DOCTORS® il 05/05/2020

 

Come ogni fase della vita anche la menopausa comporta le sue gioie e i suoi dolori. Oggigiorno la menopausa non rappresenta più la fine della femminilità ma una nuova fase che grazie a cure adeguate puó essere esente da fastidi come la secchezza vaginale, di cui soffre oltre il 50% delle donne in menopausa. Studi recenti ci hanno rivelato che la menopausa al giorno d’oggi si è anticipata ad un età compresa fra i 43 de 56 anni. I ritmi di vita accelerati che abbiamo anticipano i tempi; quindi sono proprio le ultracinquantenni ancora piene di energie, sportive e attive sessualmente a riscontrare questo fastidio.

Il Dottor Emilio Mariani, Ginecologo esperto in laserterapia vulvovaginale ci parla del problema e delle possibili soluzioni.

 

Dott. Mariani cosa intendiamo quando parliamo di secchezza vaginale?

Innanzitutto dobbiamo pensare che la secchezza vaginale è sempre una sensazione soggettiva che può riguardare non solo la zona interna della vagina, ma anche la zona esterna, quella delle piccole e delle grandi labbra e cioé la parte cutanea. E parliamo di una fastidiosa sensazione che può essere anche dolorosa.

Perché la secchezza vaginale porta dolore?

Bisogna pensare secchezza vaginale che si genera delubrifica i tessuti e quindi con lo sfregamento delle grandi e piccole labbra e delle une contro le altre si produce dolore, non solo durante i rapporti sessuali che sono quelli che più sfregamento comportano, ma anche durante le attività sportive e a volte nel semplice atto di camminare.
Se pensiamo alle signore ultra-settantenni che praticano ciclismo ad esempio, queste sono le più esposte al fastidio.

Quali sono i sintomi più comuni della secchezza vaginale e dell’atrofia?

  • prurito
  • piccola incontinenza urinaria
  • false cistiti

Cosa intendiamo quando parliamo di false cistiti?

Con la menopausa i cambiamenti ormonali fanno si che la nutrizione e la lubrificazione della vagina diminuiscano, esponendo maggiormente la vagina al rischio di infiammazione.
Lo sfregamento, per esempio nel rapporto sessuale, genera un dolore che si può manifestare a causa di questa infiammazione, da 30 minuti sino a 3 giorni successivi al rapporto.
Al dolore viene spesso associata una cistite, ma in realtà si tratta di un infiammazione dell’uretra (uretrite) facile da prevenire - un bidet con acqua fredda dopo lo sport o un rapporto sessuale aiuta e di molto a far passare questa infiammazione senza bisogno di saponi.

Quindi sbaglia chi pensa che la secchezza e l’atrofia dipendano dalla mancanza di desiderio?

L’asciuttezza può non dipendere dalla mancanza di desiderio, nella menopausa dipende solo dall’età e dal cambiamento ormonale, ovvero dalla carenza di estrogeni.

Quali terapie si possono adottare per lenire il fastidio?

La terapia sostitutiva per bocca o con creme vaginali, ovuli o gel tutte contenenti estrogeni.

Come si previene la secchezza vaginale?

È impossibile prevenire l’atrofia vaginale, sarebbe come voler prevenire la menopausa. I sintomi si manifestano con maggiore o minore intensità, la percezione è sempre soggettiva.
Ci sono delle pazienti che non sentono fastidio, la cui atrofia diviene sospetta all’esame ginecologico e poi confermata dall’esame citologico che legge l’anatomo-patologo (pap-test batteriologico).

L’esame permette di capire l’entità del problema ma è altrettanto vero che ci sono pazienti che manifestano un alto grado di fastidio pur non avendo esame clinico o citologico non significativo.

Cosa fa lei con il laser Monnalisa contro la secchezza vaginale?

Il trattamento è molto semplice e poco invasivo, la seduta dura solo pochi minuti e si tratta di una seduta al mese. Di solito se ne fanno 2 o 3, ma in qualche caso sono necessarie 4 sedute.

Non è doloroso e l’unica preparazione che si può fare è applicare un’oretta prima una crema anestetica sulle grandi labbra anche a casa. Il trattamento è semplice, tant’è che la signora dopo l’intervento riprendere subito le sue occupazioni abituali come ad esempio andare in ufficio.

Possiamo parlare di ringiovanimento vaginale?

Quello che fa questo laser vaginale è il riattivare la circolazione, ravvivare la mucosa che si re-inspessisce e ritorna più vicina alle condizioni dell’età fertile. In più migliora moltissimo l’incontinenza urinaria, e aumenta significativamente l’intervallo fra una minzione e l’altra ( ovvero la frequenza con cui si va a far pipì) appunto reispessendo la mucosa.
Bisogna anche pensare che curare l’atrofia vaginale significa anche limitare il rischio di infezioni, la mucosa attiva è più viva e resistente ai germi.

Cosa succede dopo?

È possibile somministrare per 4 giorni degli antinfiammatori e antimicrobici locali (creme, schiuma, ovuli). Dopo 10 giorni la paziente può già avere rapporti sessuali,anzi le viene consigliato.

Chi chiede di fare il trattamento laser vaginale?

Non solo le donne che si sono incuriosite per il trattamento perché glielo hanno consigliato o hanno letto qualcosa, ma anche le donne che sono restie ad usare gli estrogeni.

La secchezza vaginale é ancora un tabù?

Si. Generalmente le donne si rivolgono al ginecologo solo quando il dolore diviene importante e/o costante, e dopo aver letto qualcosa o aver parlato con le amiche, ma spesso è il ginecologo a rivolgere la domanda imbarazzante per le signore. Certamente ancora può intimorire usare il laser nella zona cosí delicata, ma è perfettamente sicuro.

Ginecologia e Ostetricia a Torino