Scoliosi infantile: le domande dei genitori

Scoliosi infantile: le domande dei genitori

Editato da: Veronica Renzi il 24/11/2023

Cosa bisogna sapere sulla scoliosi nei bambini? Lo abbiamo chiesto al Dott. Mario Cervone de Martino, esperto in Ortopedia e Traumatologia a Napoli

Che cos’è la scoliosi?

Il termine “scoliosi” deriva dal greco “skolíosis” e significa “incurvamento”. La colonna vertebrale, che normalmente sul piano frontale presenta delle curve a livello cervicale, dorsale e lombare, presenta questi incurvamenti anche sul piano sagittale. Vi è quindi una torsione delle vertebre, accompagnata da un incurvamento e a una flessione laterale della colonna vertebrale. Colpisce maggiormente il sesso femminile.

La scoliosi è un sintomo, non una malattia, e può essere dovuta a una causa nota, ad esempio una patologia neuromuscolare o congenita, o essere idiopatica, quando non vi è una causa nota alla base della malattia.

Le scoliosi idiopatiche vengono ulteriormente classificate in neonatali, infantili, giovanili (1^, 2^, 3^) e dell’adolescenza, a seconda del momento in cui viene effettuata la diagnosi.

È su quest’ultima tipologia che si può intervenire con la prevenzione.

Come si previene la scoliosi?

Il primo input per la prevenzione della scoliosi dovrebbe arrivare dal Pediatra che, oltre ad individuare eventuali sintomi, dovrebbe essere a conoscenza dei rischi per familiarità o per altre malattie sofferte dal bambino (malattie muscolari o neuromuscolari, fusioni costali, malformazioni vertebrali, etc.).

Successivamente, solo un’attenta osservazione periodica dal Pediatra e all’occorrenza dall’Ortopedico possono aiutare a prevenirla.

Come ci si accorge che qualcosa non va?

La scoliosi viene generalmente diagnosticata nel periodo prepuberale. I primi ad accorgersene sono solitamente i maestri a scuola o gli allenatori, se il bambino fa sport, che notano l’incurvamento della schiena. Altra situazione tipica è quando la famiglia è in vacanza e i genitori notano nel bambino in costume da bagno qualcosa che non va.

Solo rivolgendosi ad uno specialista si potrà capire se si tratta effettivamente di scoliosi o di postura sbagliata. La diagnosi verrà effettuata attraverso un accurato esame clinico e una radiografia in piedi della colonna vertebrale su lastra lunga quadrettata.

In cosa consiste il trattamento della scoliosi?

La specialista Ortopedico, prima di tutto, stabilirà se l’atteggiamento scoliotico è dovuto o ad un’eterometria degli arti inferiori (una gamba è più corta rispetto all’altra) o, ad esempio, all’uso di una borsa troppo pesante. A volte, il difetto si può correggere con dei rialzi o evitando l’uso di borse asimmetriche.

Una volta diagnosticata, la scoliosi va trattata con apparecchi gessati, corsetti e riabilitazione a seconda della gravità:

  1. Nelle scoliosi fino a 20° sono indicati sport e ginnastica medica;
  2. Oltre i 20° gradi è necessario un trattamento ortopedico con apparecchi gessati, corsetti e cicli di fisioterapia;
  3. Nelle scoliosi a rapida evoluzione è indicata la chirurgia.
Ortopedia e Traumatologia a Napoli