Tossicodipendenza: cosa vuol dire essere dipendenti?

Tossicodipendenza: cosa vuol dire essere dipendenti?

Editato da: Serena Silvia Ponso il 30/10/2023

La tossicodipendenza si basa principalmente sul “sistema della ricompensa” e “dell’educazione al piacere”. Ce ne parla il Dott. Roberto Bertolli, esperto in Psichiatria a Milano 

Qual è il meccanismo che crea dipendenza?

Da qualche tempo si parla di nuove dro­ghe e nuove dipendenze: internet, gioco, lavoro. Ma è davvero tutto “nuovo”? Non proprio: il meccanismo che crea la dipenden­za è sempre lo stesso ed è vecchio quanto lo sono gli animali. Bovini, ovini, suini ed equini, per esempio, si cibano di una leguminosa (lo­coweed) che fa loro sviluppare una dipenden­za detta locoismo, caratterizzata da un'os­sessiva ricerca della pianta. Qui non vi sono spacciatori o cattive compagnie, ma solo l’in­contro casuale con un’esperienza che premia donando uno stato piacevole

Su cosa si fonda?

Tutto il meccanismo delle dipendenze si fon­da sul “sistema della ricompensa”: se qualco­sa accende la scintilla del premio nel cervello, questa viene fissata saldamente nella memo­ria e cercata ancora. Questo sistema serve per farci diventare dei drogati? No certamen­te. È un sistema al quale sono affidate alcune funzioni importanti per la vita, come la ripro­duzione, l’alimentazione e lo stesso attacca­mento. Purtroppo, però, questo processo non è selettivo e può essere attivato anche da altre sostanze ed esperienze. Il risultato è sempre lo stesso: il piacere. Per questo è difficile trat­tare le dipendenze.

Come si può prevenire la dipendenza?

Il sistema della ricompensa non ammette la rinuncia, perciò prevenzione e cura hanno in comune l’esigenza dell’educazione al piacere. Va costruita e rinforzata la capacità di aderire a un progetto, vanno diversificate le occasio­ni di soddisfazione, va sviluppata la capacità di tollerare le inevitabili frustrazioni per rag­giungere un obiettivo piacevole. Va educato il gusto affinché la vita possa essere apprezza­ta in tutti i suoi sapori e possa essere colto l’impoverimento che ogni condotta di dipen­denza produce nell’esistenza.

Psicologia a Milano