Allattamento materno

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La redazione di Top Doctors

Che cos’è l’allattamento al seno?

L’allattamento al seno è la pratica che consiste nel nutrire i neonati con il latte proveniente dal seno della madre. È il modo più naturale di nutrire un bambino, e di solito inizia poco dopo la nascita, quando il seno della madre inizia a produrre naturalmente il latte. Il primo latte prodotto dalla madre è un fluido di colore giallo e denso chiamato colostro, un alimento altamente concentrato; infatti, circa un cucchiaino di questo latte sarà sufficiente a nutrire il neonato. Dopo pochi giorni, il seno inizia a produrre latte più maturo.

I bambini appena nati di solito vogliono essere nutriti spesso, circa ogni ora; dopo alcuni giorni iniziano a prendere poppate meno frequenti ma più lunghe e abbondanti. L’azione del bambino di succhiare stimola la produzione del latte, quindi più si allatta e più aumenta la produzione stessa. I corsi preparto possono aiutare a prepararsi all’allattamento.

Perché allattare un bambino?

I vantaggi dell’allattamento sono vari:

  • È naturale – questo latte è prodotto appositamente per il bambino, ed è quindi per lui il nutrimento più naturale e di qualità.
  • Crea un legame – il tempo passato ad allattare è anche tempo speso a creare un legame tra madre e figlio. Il contatto pelle contro pelle fa crescere questo forte legame affettivo.
  • Il latte materno contiene gli anticorpi trasmessi dalla madre che proteggono il bambino da infezioni e malattie. Questa protezione può durare per anni, e i bambini allattati al seno in genere sono meno soggetti a infezioni, diarrea e vomito. Si registra anche un’incidenza più bassa di sindrome della morte improvvisa del lattante (SIDS) tra i bambini allattati al seno.
  • Nel lungo termine, i bambini che sono stati allattati al seno hanno meno probabilità di sviluppare leucemia infantile, diabete di tipo 2 o obesità, e sono meno soggetti alla malattia cardiovascolare nell’età adulta.
  • Con l’allattamento al seno, il latte è sempre disponibile ogni volta che il bambino ha fame.

Ci sono anche vantaggi per la salute della madre. Le madri che hanno allattato al seno hanno meno probabilità di sviluppare:

Problemi legati all’allattamento al seno

Esistono alcuni problemi legati all’allattamento, che possono richiedere il consiglio di un esperto o, in rari casi, un trattamento.

  • Capire come funziona – durante i primi giorni è normale avere problemi ad allattare, dato che sia la madre che il bambino si stanno abituando al processo. Il bambino può avere difficoltà ad attaccarsi al seno, o la produzione di latte può impiegare qualche giorno a sincronizzarsi con i bisogni del bambino.
  • Capezzoli doloranti o screpolati (ragadi del capezzolo) – è frequente che succeda dopo qualche giorno. Di solito avviene perché il bambino non è posizionato o attaccato correttamente, e di norma si risolve velocemente con il consiglio di un medico o un’ostetrica.
  • Latte insufficiente – la maggior parte delle madri dovrebbe essere in grado di produrre latte a sufficienza. Per stimolare la produzione di latte è opportuno iniziare l’allattamento il prima possibile e creare una routine con il neonato. Anche alternare la mammella con la quale si inizia la poppata può aiutare.
  • Troppo latte – se il seno produce molto latte, il bambino può avere difficoltà ad assumerlo tutto. È consigliabile chiedere consigli a un’ostetrica, un assistente sanitario o uno specialista pediatra.
  • Perdite di latte dal seno
  • Ingorgo mammario
  • Candidosi – se i capezzoli sono screpolati e danneggiati dall’allattamento, diventano vulnerabili alle infezioni, ad esempio da candida. È consigliabile consultare un assistente sanitario o uno specialista se si sospetta che la madre o il bambino abbiano la candida.
  • Dotti lattiferi ostruiti – può portare all’infiammazione del seno (mastite) che, se non trattata, può causare un ascesso al seno che può richiedere un’operazione di drenaggio.

Alternative all’allattamento al seno

Alcune nuove madri decidono di non allattare al seno, e una minoranza non sono in grado di farlo. In questi casi esistono alternative, come il latte in polvere. Anche se quest’ultimo non offre la stessa protezione contro le infezioni e le malattie rispetto al latte materno, garantisce un nutrimento assolutamente adeguato.