Anoressia nervosa

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La redazione di Top Doctors

Che cos’è l’Anoressia Nervosa?

L’Anoressia Nervosa è un disturbo del comportamento alimentare che porta il paziente a rifiutare il cibo per la paura ossessiva di ingrassare. Questo disturbo è maggiormente presente nei paesi industrializzati dove l’immagine della magrezza, soprattutto femminile, viene enfatizzata e insorge generalmente nelle donne dopo la pubertà. L’anoressia nervosa, data la sua natura psichiatrica, necessita l’intervento simultaneo di più esperti (psicologi, internisti e dietisti o nutrizionisti) presso un ospedale specializzato.

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Quali sono i sintomi dell’Anoressia Nervosa?

La fase iniziale dell’Anoressia Nervosa è il momento più difficile per riconoscere la patologia, anche per le persone più vicine al paziente: in linea generale i sintomi dell’Anoressia Nervosa sono di carattere psicologico, visibili attraverso azioni e stati d’animo specifici, tra i quali:

  • Il rifiuto compulsivo di alcuni tipi di alimenti, come quelli ricchi di grassi e zuccheri;
  • La paura costante dell’aumento di peso;
  • L’alterazione della percezione del proprio corpo;
  • L’iperattività o l’eccessivo esercizio fisico;
  • Il disagio provato nel mangiare in pubblico o in presenza di altre persone;
  • L’abuso di preparati per dimagrire, come lassativi e diuretici.

A questi primi cambi comportamentali ne possono seguire altri, come la negazione di avere un problema con il cibo e l’allontanamento da familiari e amici. Molti sintomi, inoltre, sono connessi alla denutrizione, come dolori addominali, stipsi, intolleranza al freddo, ipotermia, ipotensione e bradicardia: nei soggetti femminili si può anche manifestare l’amenorrea, ovvero la scomparsa delle mestruazioni (considerata tale a partire dall’assenza di almeno tre cicli mestruali consecutivi).

Trattamenti dell’anoressia nervosa

L’Anoressia Nervosa va trattata in maniera differente in base alla fase in cui si trova il paziente: la terapia ambulatoriale è consigliata solo se la perdita di peso è al di sotto del 25%, se sono assenti complicazioni mediche, se il soggetto è motivato al cambiamento ed è supportato dai familiari.

L’intervento ospedaliero, che dura 90 giorni, è fondamentale quando la patologia si trova ad una fase più avanzata, perché ha l’obiettivo di stabilizzare le condizioni psichiche e mediche del paziente e dà inizio ad un percorso in cui lavoreranno insieme psicologi/psicoterapeuti, dietisti e infermieri.

In entrambi i casi, la terapia punta a lavorare a livello cognitivo-comportamentale per cancellare l’ossessione della magrezza, in modo che il paziente modifichi la sua idea che il peso sia il principale fattore su cui misurare il proprio valore. Questo processo avviene in tre fasi:

  • Normalizzare il peso e togliere l’ossessione del controllo del peso;
  • Migliorare la propria immagine, l’idea che si ha di sé stessi e le relazioni interpersonali;
  • Prevenire le ricadute.

Quali sono i rischi dell’Anoressia Nervosa?

L’Anoressia Nervosa è un disturbo che può danneggiare in modo serio l’organismo e che in alcuni casi può portare alla morte. Oltre ai sintomi tipici della denutrizione, questa patologia colpisce gravemente numerosi organi come il cuore, i polmoni e lo stomaco, e se non viene curata in tempo può diventare cronica: per questo motivo è molto importante agire in modo rapido ed efficace, ricorrendo a specialisti che individueranno la terapia migliore in base alla situazione.