Artroscopia

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La redazione di Top Doctors

Che cos’è l’artroscopia?

L'artroscopia è una pratica chirurgica indicata sia per la diagnosi che per il trattamento delle patologie che colpiscono le articolazioni (ginocchio, anca, gomito, spalla). I vantaggi dell’artroscopia rispetto alla chirurgia tradizionale sono:

  • minor dolore postoperatorio;
  • minor rischio di infezioni e complicanze;
  • tempi di recupero più rapidi.

Perché si esegue?

L’artroscopia è una procedura nata inizialmente con fini diagnostici ma che, con l’evoluzione della strumentazione chirurgica, è stata applicata anche in campo terapeutico. Dal punto di vista diagnostico, si ricorre all’artroscopia nel caso in cui gli esami radiologici standard (RM, TC, RX) non forniscano risultati utili per formulare una diagnosi; mentre l’artroscopia in quanto intervento viene eseguita in caso di:

In cosa consiste?

Questa operazione, caratterizzata dal ridotto impatto che ha sul paziente (mininvasività) viene eseguita mediante l’utilizzo di uno strumento chiamato artroscopio, che viene introdotto nell’articolazione attraverso un’incisione di circa 1 cm di diametro. Oltre a questa, verranno eseguite altre piccole incisioni in modo da introdurre tutti gli strumenti necessari alla riuscita dell’intervento. La procedura viene eseguita a livello ambulatoriale e generalmente non necessita di ricovero ospedaliero. La durata varia dai 15 ai 120 minuti, a seconda del tipo di intervento.

Preparazione per l’artroscopia

Prima di sottoporsi all’intervento il paziente dovrà eseguire degli esami clinici (analisi del sangue, valutazione della storia clinica, ecc.). Inoltre, dovrà rispettare il digiuno a partire dalla sera prima dell’operazione, presentarsi accompagnato da un amico o un familiare e interrompere l’assunzione di particolari farmaci.

Recupero postintervento

A seguito dell’intervento il paziente potrà sperimentare i tipici “effetti collaterali” dell’anestesia, vale a dire confusione, stanchezza e stordimento: dovrebbero sparire nell’arco di qualche ora, ma è comunque importante avere una persona accanto (familiare o amico) in modo che il paziente possa essere assistito caso di bisogno. Se è stata eseguita un’anestesia generale, sarà necessario fargli trascorrere per precauzione la prima notte in ospedale. Nei primi giorni dopo l’intervento non è inusuale che la zona trattata sia dolente e gonfia, ma non bisogna allarmarsi.
Il tempo di recupero varia in base a 2 principali fattori:

  • tipo di intervento eseguito (es. ricostruzione del crociato, meniscectomia, ecc.);
  • caratteristiche del paziente (età, stato di salute, tipo di lavoro svolto, ecc.)