Blefarite

Top Doctors
La redazione di Top Doctors

Che cos’è la blefarite?

La blefarite (dal greco blépharon) è una malattia infiammatoria delle palpebre che, se associata a congiuntivite, viene chiamata blefarocongiuntivite. In questo caso l’infiammazione interesserà non solo il bordo palpebrale ma anche la congiuntiva.

La blefarite può evolvere fino a diventare cronica mostrando resistenza alle terapie e tendenza alle recidive: per questo motivo è molto importante prevenirla seguendo regole igienico-comportamentali.

I principali soggetti a rischio di blefarite cronica, caratterizzata da arrossamento delle palpebre e presenza di depositi simili a forfora nelle ciglia, sono gli anziani.

ragazza che si mette le gocce per la congiuntivite

Prognosi della malattia

La blefarite dura generalmente qualche settimana ma può trasformarsi in una condizione cronica. In questo caso, i sintomi possono essere tenuti sotto controllo ma non è possibile eliminarli definitivamente.

Mantenere una corretta igiene è molto importante anche per prevenire i frequenti casi di recidive.

Sintomi della blefarite

I sintomi più comuni della blefarite si manifestano attorno alle palpebre e sono:

  • Bruciore
  • Sensazione di calore
  • Prurito

Quest’ultimo sintomo porta spesso a strofinare la palpebra: è molto importante evitare di toccare la parte infiammata con le mani, in quanto favorisce l’infiammazione e provoca, in alcuni casi, microlesioni alla pelle. In caso di blefarite grave è possibile riscontrare:

  • Gonfiore
  • Dolore localizzato aggravato spesso dall’ammiccamento irregolare
  • Fotofobia (intolleranza alla luce)

Diagnosi della blefarite

La blefarite viene diagnosticata in base ai segni presenti sulle palpebre (piccole squame bianche simili a forfora, croste e, in casi più gravi ulcere) e ai sintomi lamentati dal paziente, oltre che sull’esame obiettivo eseguito da uno specialista con una lampada a fessura.

Quali sono le cause della blefarite?

Le cause più comuni di blefarite sono:

  • Secrezione alterata della ghiandola di Meibomio
  • Difetti refrattivi come astigmatismo ed ipermetropia
  • Malattie cutanee (come l'eczema seborroico)
  • Disturbi legati all’alimentazione (difficoltà di digestione o avitaminosi)
  • Diabete
  • Livello eccessivo di grassi nel sangue
  • Fattori allergici o ambientali (fumo, polveri)
  • Batteri come Streptococco e Stafilococco

Questi fattori, oltre a causare la blefarite possono complicarne i sintomi.

La blefarite potrebbe essere uno dei fattori concomitanti alla formazione di un calazio, ovverosia di una neoformazione causata da un’infiammazione all’interno delle palpebre, che può presentarsi sotto forma di pallina o punto bianchi (o percepibile al tatto).

Si può prevenire?

Per prevenire la blefarite è necessario seguire delle regole igienico-comportamentali: il rispetto di queste norme consente di ridurre il rischio di infezione.

Si raccomanda quindi di lavarsi bene le mani soprattutto prima di toccarsi gli occhi. Se un familiare lamenta sintomi riconducibili ad una blefarite, si consiglia di evitare l’uso di oggetti condivisi come lenzuola, indumenti o prodotti per uso personale per non essere contagiati.

Inoltre, è importante seguire una corretta alimentazione, composta da frutta, verdura e proteine magre (pesce o pollo) e limitare l’assunzione di zuccheri o bevande con caffeina.

Trattamenti per la blefarite

Per curare la blefarite vengono generalmente utilizzati colliri antinfiammatori e antibiotici. Per una cura definitiva, è necessario anche controllare lo stato di salute della congiuntiva poiché la cornea potrebbe essere interessata da cheratite.

In caso di blefarite infettiva si sconsiglia l’utilizzo di lenti a contatto per evitare contaminazioni.

Infine, si raccomanda alle donne di non utilizzare cosmetici per gli occhi durante tutta la durata del trattamento.

A quale specialista rivolgersi?

Lo specialista a cui rivolgersi in caso di blefarite è un Oculista.