Chirurgia del neurinoma acustico

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La redazione di Top Doctors

Cos’è la chirurgia del neurinoma del nervo acustico?

La chirurgia del neurinoma del nervo acustico è un procedimento chirurgico utilizzato per rimuovere un tumore del condotto uditivo interno. Un tumore in questa zona può comprimere il nervo cocleare (il nervo legato all’udito) causando perdita dell’udito e acufene (un tintinnio o fruscio nell’orecchio). I pazienti con neurinoma del nervo acustico possono anche avere problemi di vertigini, di vista e di equilibrio. L’intervento chirurgico si esegue in anestesia generale.

Perché si esegue?

Si ricorre alla chirurgia quando il trattamento convenzionale non ha funzionato ed è necessario rimuovere il neurinoma del nervo acustico. Esistono diverse tecniche a seconda della dimensione del tumore, delle condizioni dell’orecchio e di altri fattori. L’intervento permette di estrarre il tumore, ma è importante cercare di preservare il nervo facciale (per evitare una possibile paralisi) e l’udito, se possibile.

In cosa consiste?

L’intervento consiste nell’estrazione del tumore, sia tramite l’orecchio interno che operando un’incisione nel cranio. In alcuni casi, se il tumore si trova vicino a dei nervi facciali può non essere possibile estrarlo completamente. Inoltre, l’estrazione chirurgica del tumore può peggiorare i sintomi, se i già menzionati nervi facciali, acustici o dell’equilibrio vengono danneggiati. L’intervento ha un tasso di mortalità molto basso, oltre a lasciare raramente dei postumi. Ci sono alcune complicanze che possono verificarsi durante l’operazione, come la perdita di liquido cefalorachidiano dalla cavità cranica.

Preparazione alla chirurgia del neurinoma del nervo acustico

Prima dell’operazione, lo specialista eseguirà un esame dell’udito; può anche richiedere uno dei seguenti esami:

  • Audiometria (test dell’udito): il test consiste in ascoltare i suoni che vengono diretti verso un orecchio in un determinato momento. Lo specialista propone una gamma di suoni e chiede al paziente di indicare ogni volta che ne sente uno. Ogni suono viene ripetuto a livelli differenti per valutare il livello uditivo.
  • Esami di diagnostica per immagini: la risonanza magnetica è l’esame migliore per confermare la presenza di un neurinoma del nervo acustico. Se non è possibile effettuare una risonanza magnetica, si può ricorrere a una tomografia computerizzata, anche se è meno precisa.

Recupero postintervento

Il paziente viene dimesso dopo 3-5 giorni, con la prima notte che viene trascorsa in terapia intensiva. Quando il paziente è già tornato a casa dovrà sottoporsi a controlli periodici presso lo specialista in otorinolaringoiatria per valutare i risultati dell’operazione e sottoporsi a esami dell’udito e di diagnostica per immagini come quelli menzionati in precedenza.

Trattamenti alternativi 

Esistono altri trattamenti che possono aiutare a ridurre il neurinoma del nervo acustico. Lo specialista può consigliare un tipo di radioterapia, la radiochirurgia stereotassica, se il tumore ha un diametro inferiore ai 3 centimetri. Questa tecnica consiste nel somministrare una dose di radiazione di raggi gamma diretta in modo preciso sul tumore, senza danneggiare i tessuti circostanti né fare un’incisione. Gli obiettivi sono impedire che il tumore continui a crescere e preservare il funzionamento del nervo facciale e l’udito. Ci può volere del tempo prima che questo trattamento dia risultati visibili, e per osservare il processo si realizzano esami di diagnostica per immagini ed esami dell’udito. Questo trattamento può rappresentare una soluzione per quei pazienti che, per vari motivi, non possono essere sottoposti a un intervento. La terapia protonica utilizza particelle a carica positiva somministrandole direttamente sulla zona da trattare, permettendo di trattare il tumore minimizzando l’esposizione dell’area circostante. Lo specialista può consigliare altre terapie complementari come sostegno per individuare i sintomi e le complicazioni della patologia.