Innesto osseo dentale

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La redazione di Top Doctors

Che cos’è l’innesto osseo dentale?

L’innesto osseo dentale è un trattamento che si esegue generalmente in anestesia locale per aumentare la dimensione della mascella o della mandibola, in modo da poter realizzare degli impianti dentali.

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Perché si esegue?

Questo tipo di innesto è indicato in pazienti che non possiedono osso sufficiente da supportare un impianto dentale.

L’osso impiantato si ottiene solitamente (e preferibilmente) dal paziente stesso (dalla mandibola, dal cranio o dalla cresta iliaca), ma si può anche utilizzare l’innesto di un donante umano o animale. Durante l’intervento verrà eseguita un’incisione nella zona in cui verrà effettuato l’innesto, separando la gengiva dall’osso, dopodiché verrà fissato con delle viti, ricoperto da una membrana particolare e la gengiva verrà suturata in maniera tale da evitare infezioni causate dalla saliva. Generalmente, per consentire all’innesto prelevato dal paziente di adattarsi sarà necessario attendere 3-4 mesi, mentre in caso di innesto donato potrebbero essere necessari anche sei mesi.

Preparazione per l’innesto osseo dentale

Prima di effettuare un innesto osseo dentale è necessario sottoporsi ad un iter diagnostico in cui verrà valutata la viabilità dell’innesto attraverso una TAC Cone Beam. In questo modo lo specialista potrà analizzare l’altezza, la larghezza e la qualità dell’osso del paziente.

Durata di un intervento di innesto osseo

Questo tipo di intervento dura circa 2 ore, anche se le tempistiche sono totalmente soggettive e dipendono dalle condizioni di salute del paziente e dei tempi di recupero post-intervento.

Recupero post-intervento

A seguito dell’intervento non è raro che la zona trattata si infiammi lievemente e che il paziente noti un leggero fastidio. Inoltre, si sconsiglia di consumare cibi che contengono piccoli semi, poiché potrebbero raggiungere l’area operata. L’assunzione di alcol o il consumo di tabacco potrebbero condizionare negativamente la buona riuscita della procedura. Non è necessario mantenere il riposo assoluto né seguire particolari accorgimenti, ma si consiglia di limitare l’attività fisica per le prime 2 settimane.