Ipoglicemizzanti orali

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La redazione di Top Doctors

Che cosa sono i farmaci ipoglicemizzanti?

Gli ipoglicemizzanti orali sono una classe di farmaci ad assunzione orale utilizzati per trattare il diabete di tipo 2. Risultano inefficaci per il diabete di tipo 1 dal momento che funzionano stimolando l’attività delle cellule β del pancreas ed aumentando la reattività dei tessuti circostanti all’assorbimento dell’insulina. L’azione di questi farmaci ha dunque lo scopo di aumentare la produzione di insulina e la sua efficacia. La classe di farmaci ipoglicemizzanti comprende diverse tipologie in grado di adattarsi alle necessità dei singoli pazienti.

La terapia a base di sulfaniluree è una delle prime ad essere stata impiegata ed ad oggi viene somministrata nella sue seconda generazione con un’efficacia più elevata rispetto al passato, specialmente nel tenere sotto controllo la glicemia a digiuno. La stessa però deve essere assunta con estrema attenzione e sotto stretto controllo dello specialista dal momento che può procurare effetti collaterali non indifferenti quali danni al feto in gravidanza o danneggiamento delle proteine del plasma. Non sono indicate per i soggetti che soffrono di patologie a carico dei reni o del fegato.

Le glinidi vengono utilizzati perlopiù nel trattamento della glicemia post-prandiale (in seguito ad un pasto) e allo stesso modo delle sulfaniluree non sono adatte ai malati di fegato o rene.

I biguanidi, forse i più impiegati tra tutte le tipologie, sono ideati per i pazienti che soffrono, oltre al diabete, anche di obesità, dal momento che uno degli effetti collaterali di questi farmaci è quello di favorire il calo ponderale.

I glitazoni sono caratterizzati da un’efficacia particolarmente lunga, di circa 24 ore, che non trova corrispondente nelle altre categorie.

I farmaci ad effetto inibitore delle α glucosidasi agiscono sull’assorbimento dei carboidrati in maniera da abbassare i valori della glicemia, specialmente in seguito all’ingestione di alimenti.

Perché si utilizzano?

I farmaci ipoglicemizzanti sono impiegati per trattare esclusivamente il diabete di tipo 2 e solo in seguito ad una provata inefficacia sulla patologia dell’attività fisica regolare e di una dieta sana.

Trattamenti alternativi

Una classe di farmaci di recente introduzione nel mercato è quella che stimola le incretine, degli ormoni rilasciati nell’intestino che coadiuvano il glucosio nella produzione dell’insulina. Eventuali effetti collaterali non sono però ancora conosciuti.