Covid-19: l’isolamento domiciliare e la violenza domestica

Covid-19: l’isolamento domiciliare e la violenza domestica

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Scritto da: La redazione di Top Doctors
Editato da: Antonietta Rizzotti il 15/04/2020

La quarantena obbligatoria e le misure restrittive indicate dal Governo hanno sicuramente avuto un doppio effetto sulla vita di molte persone, in particolar modo su quella delle donne (e dei loro figli) che sono vittime di continue violenze domestiche

 

Violenza domestica

Con la chiusura delle scuole e l’impossibilità di recarsi a lavoro, l’isolamento domiciliare è diventato l’incubo di quelle donne costrette a subire quotidianamente una violenza di genere, ambito in cui la propria sicurezza ed incolumità vengono significativamente compromesse.

Accompagnare i propri figli a scuola o andare a lavoro, infatti, sono momenti grazie ai quali molte donne riescono a scappare dalle dinamiche di violenza e di manipolazione a cui sono esposte all’interno delle mura domestiche, luogo in cui è molto difficile chiedere aiuto ed in cui anche i bambini diventano vittime di violenza e testimoni diretti di urla, insulti, minacce: diventano testimoni della violenza sulla propria madre.

Per il momento, gli unici posti in cui è possibile rifugiarsi, anche se per poco tempo, sono i supermercati e le farmacie, luoghi in cui sono stati diffusi degli opuscoli informativi per permettere alle persone in difficoltà di conoscere i numeri verdi antistalking o antiviolenza da contattare.

La quarantena aumenta il rischio di violenza domestica

Il numero dei casi pare sia raddoppiato rispetto allo stesso periodo del 2019. Il rischio che gli abusi o le violenze domestiche potessero aumentare durante questa pandemia è strettamente collegato alla situazione di instabilità sociale e a quella di incertezza economica.

In genere, si registrano gli aumenti dei casi di violenza, anche durante le festività o le vacanze estive, momenti in cui si convive maggiormente con l’altra persona o aggressore.

Nonostante la situazione di emergenza, sono attivi dei servizi che possono dare supporto alle persone che ne hanno bisogno, anche se dall’inizio dell’emergenza Covid-19 è stata constatata una diminuzione delle denunce per maltrattamento.

Questo vuol dire che l’isolamento domiciliare scoraggia il bisogno di chiedere aiuto alle forze dell’ordine e di fare una denuncia.

Numeri utili in caso di violenza

1522 - Numero Nazionale Antiviolenza Donna, attivo 24 ore su 24

È inoltre disponibile un’applicazione da scaricare sul proprio telefono che offre la possibilità di poter chattare con un’operatrice.

 

Altri numeri utili:

112 - Carabinieri

113 - Polizia

118 - Pronto intervento

 

Se stai vivendo una violenza non restare in silenzio. Sono molte le persone che possono sostenerti ed aiutarti in questo momento di emergenza socio-sanitaria. #liberapuoi, dalla violenza si può uscire.

 

Se durante l’isolamento domiciliare hai necessità di contattare uno specialista, ti consigliamo di utilizzare il nostro servizio di Telemedicina. Grazie alla messaggistica privata o ad una videoconferenza puoi chiedere un consulto al tuo medico di fiducia.

 

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