Elettromiografia: cos'è e quando è necessaria?

Editato da: Vittoria Marcucci il 07/10/2024

Se ti è stato prescritto un esame di elettromiografia (EMG), probabilmente ti stai chiedendo in cosa consista e perché il tuo medico abbia ritenuto utile questa indagine. L'elettromiografia è un test fondamentale per valutare la salute dei tuoi nervi e muscoli. Scopriamo insieme come funziona, a cosa serve e in quali casi è raccomandato

Cos'è l'elettromiografia?

L'elettromiografia, spesso abbreviata in EMG, è un esame diagnostico che misura l'attività elettrica dei muscoli e dei nervi che li controllano. Il nostro sistema nervoso, composto da nervi periferici e centrali, invia segnali ai muscoli per permettere loro di contrarsi. Questo processo avviene grazie a impulsi elettrici che viaggiano attraverso le fibre nervose fino alle cellule muscolari. L'EMG rileva questi segnali, permettendo di verificare la loro regolarità o eventuali anomalie.

L'elettromiografia viene solitamente eseguita in combinazione con l'elettroneurografia (ENG), che misura la velocità di conduzione nervosa. Questo permette di esaminare sia la funzionalità del nervo che quella del muscolo.

Quando è indicato fare un'elettromiografia?

L'elettromiografia viene prescritta quando si sospettano patologie che coinvolgono i nervi periferici o i muscoli. Tra le condizioni più frequentemente diagnosticate grazie all'EMG, troviamo:

  • Neuropatie periferiche: disturbi dei nervi periferici come la sindrome del tunnel carpale, che causa formicolio e dolore alle mani, o neuropatie diabetiche.
  • Radicolopatie: compressione o irritazione delle radici nervose, spesso dovute a ernie discali, che provocano dolore irradiato o perdita di forza.
  • Miopatie: malattie che interessano direttamente il muscolo, come le distrofie muscolari.
  • Malattie del motoneurone: come la sclerosi laterale amiotrofica (SLA), che compromette la trasmissione degli impulsi nervosi ai muscoli, causando debolezza e atrofia muscolare.

Se accusi sintomi come formicolio persistente, debolezza muscolare, dolore inspiegabile o spasmi muscolari, il tuo medico potrebbe sospettare una patologia neuromuscolare e richiedere un'EMG per indagare a fondo.

Come si svolge l'esame?

L'elettromiografia è un esame relativamente semplice, anche se può risultare leggermente fastidioso per alcuni pazienti. Si suddivide in due fasi principali:

  • Elettroneurografia (ENG): viene effettuata applicando elettrodi di superficie sulla pelle, in corrispondenza dei nervi da esaminare. Un lieve stimolo elettrico viene inviato al nervo e la risposta viene registrata. Questo permette di misurare la velocità di conduzione nervosa, identificando eventuali blocchi o rallentamenti nella trasmissione dell'impulso elettrico.
  • Elettromiografia (EMG) ad ago: in questa fase, uno speciale ago-elettrodo viene inserito direttamente nel muscolo per registrare l'attività elettrica muscolare sia a riposo che durante la contrazione. L'esame può risultare un po' doloroso a causa dell'inserimento dell'ago, ma il disagio è temporaneo.

Ogni fase dell'esame dura pochi minuti, e l'intera procedura si conclude generalmente entro 30-60 minuti, a seconda del numero di muscoli e nervi da esaminare.

Cosa si può scoprire con l'elettromiografia?

L'EMG fornisce informazioni preziose su come funzionano i tuoi muscoli e nervi. I risultati possono indicare la presenza di:

  • Neuropatie: se i segnali nervosi viaggiano più lentamente o in maniera anomala, può esserci una lesione o una compressione del nervo.
  • Miopatie: l'EMG può identificare muscoli che non ricevono segnali adeguati dai nervi, suggerendo la presenza di una malattia muscolare.
  • Danno nervoso: in caso di lesioni nervose, come nel caso di un nervo schiacciato o danneggiato, l'EMG può rivelare l'entità del danno e se ci sono possibilità di recupero.

In molti casi, l'elettromiografia permette di stabilire se i sintomi sono causati da problemi ai nervi o ai muscoli, guidando così il medico nella scelta della terapia più adeguata.

È un esame doloroso o pericoloso?

L'elettromiografia è considerata un esame sicuro e a basso rischio. Durante la procedura, potresti avvertire lievi fastidi, soprattutto durante l'inserimento dell'ago nei muscoli, ma il dolore è generalmente contenuto e di breve durata.

Non ci sono particolari preparazioni da seguire prima dell'esame, anche se è consigliato evitare l'uso di creme o lozioni sulla pelle il giorno dell'EMG, poiché potrebbero interferire con il posizionamento degli elettrodi.

Cosa fare dopo l'esame?

Dopo l'esame, potresti avvertire un leggero indolenzimento nei punti in cui è stato inserito l'ago, ma solitamente si risolve in poche ore. Non ci sono limitazioni particolari da seguire e potrai tornare subito alle tue normali attività.

I risultati dell'esame saranno analizzati da un neurologo specializzato e, insieme al tuo medico, discuterai i prossimi passi da seguire in base alle conclusioni dell'EMG.


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L'importanza dell'elettromiografia per una diagnosi accurata

L'elettromiografia è uno strumento diagnostico fondamentale per identificare e valutare disturbi neuromuscolari. Sebbene possa risultare un po' fastidiosa, i benefici che offre in termini di diagnosi e trattamento superano di gran lunga il disagio temporaneo.

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