Fibrillazione atriale: cosa significa per la tua salute

Pubblicato il: 19/08/2024 Editato da: Vittoria Marcucci il 05/02/2025

La fibrillazione atriale rappresenta una delle forme più comuni di aritmia cardiaca, caratterizzata da un ritmo cardiaco irregolare e accelerato che origina dagli atri del cuore. Questa condizione, sempre più diffusa soprattutto tra gli anziani, merita una chiara e approfondita analisi per comprendere le sue implicazioni e le opzioni terapeutiche disponibili

Cos'è la fibrillazione atriale?

La fibrillazione atriale si verifica quando i due atri del cuore non battono in modo coordinato, ma in modo caotico e disorganizzato. Questo può portare a un battito cardiaco irregolare, che può essere avvertito dal paziente come palpitazioni o come una sensazione anomala nel petto. Nonostante ciò, questa condizione solitamente non riduce direttamente la capacità del cuore di pompare sangue in modo efficiente.

Tipologie e sintomi della fibrillazione atriale

Esistono diverse forme di fibrillazione atriale:

  • Parossistica: episodi che iniziano improvvisamente e si risolvono entro 7 giorni, solitamente senza trattamento.
  • Persistente: episodi che durano più a lungo di 7 giorni e richiedono trattamento per ripristinare il ritmo sinusale normale.
  • Cronica: fibrillazione atriale continua che richiede gestione a lungo termine.


I sintomi possono variare da individuo a individuo e includono palpitazioni, affaticamento, vertigini, svenimenti e dolore al petto. In alcuni casi, la fibrillazione atriale può essere asintomatica e viene diagnosticata durante esami di routine come l'ecocardiogramma.

 

Chi è a rischio di fibrillazione atriale?

L'incidenza della fibrillazione atriale aumenta con l'età, raddoppiando approssimativamente ogni dieci anni. È più comune tra i pazienti con altre condizioni cardiache strutturali, come difetti valvolari, ipertensione e cardiomiopatia. Altri fattori di rischio includono il diabete, l'ipertiroidismo e l'abuso di alcol.

Come può essere gestita la fibrillazione atriale?

La gestione della fibrillazione atriale è complessa e mira principalmente a ridurre i sintomi e prevenire le complicanze a lungo termine, come l'ictus cerebrale.

  • Terapia anticoagulante: per i pazienti ad alto rischio di complicanze tromboemboliche, come l'ictus, è raccomandata una terapia anticoagulante orale. Questo trattamento è cruciale per prevenire la formazione di coaguli di sangue nelle camere del cuore.
  • Farmaci antiaritmici: per i pazienti con sintomi significativi, ma che non richiedono un intervento immediato, i farmaci antiaritmici possono essere prescritti per aiutare a controllare il ritmo cardiaco.
  • Ablazione transcatetere: questo trattamento mininvasivo è considerato quando la fibrillazione atriale diventa cronica o resistente al trattamento farmacologico. Durante l'ablazione, un catetere viene introdotto attraverso un vaso sanguigno fino al cuore, dove vengono eseguite bruciature selettive per interrompere i segnali elettrici anomali che causano l'aritmia.


POTREBBE INTERESSARTI ANCHE IL SEGUENTE ARTICOLO: Stenosi e insufficienza aortica: pillole di Cardiochirurgia

Prospettive future

La ricerca continua a migliorare le opzioni terapeutiche per la fibrillazione atriale, con nuovi farmaci e procedure chirurgiche in sviluppo. È fondamentale che i pazienti affetti da questa condizione lavorino a stretto contatto con specialisti per individuare il miglior piano di trattamento personalizzato.

Cardiochirurgia a Udine

Questo sito web utilizza cookie propri e di terze parti per raccogliere informazioni al fine di migliorare i nostri servizi, mostrarti pubblicità in linea con le tue preferenze e analizzare le tue abitudini di navigazione. L'utente ha la possibilità di configurare le proprie preferenze. QUI.