Secrezioni del seno: bisogna preoccuparsi?
Individuare secrezioni dal capezzolo è un fenomeno che preoccupa molte donne. La secrezione molte volte è spontanea e viene trovata sul reggiseno, sulla canottiera sulla maglietta, magari al momento del risveglio, e può ripetersi anche in più occasioni. Il nostro esperto in Chirurgia Senologica a Milano, il Dott. Alberto Luini, ci parla di questo fenomeno
Le secrezioni dal capezzolo sono sempre associabili ad una condizione patologica?
Fortunatamente, raramente le secrezioni dal capezzolo sono espressione di una situazione patologica. Il più delle volte invece sono espressione di una situazione funzionale: i dotti retroareolari, cioè che si trovano proprio dietro al capezzolo, vanno incontro col passare del tempo (in particolare nelle donne che hanno allattato) a fenomeni di tipo infiammatorio cronico. Questi dotti tendono quindi a dilatarsi e favoriscono la formazione di liquido. Qualche volta questa secrezione avviene spontaneamente, quindi si verifica una sorta di drenaggio di questo liquido legato a un’infiammazione cronica, ma di cui la paziente non ha alcun sintomo.
Più raramente, vi sono delle secrezioni che possono essere espressione di una situazione patologica: in questo caso la secrezione viene chiamata “monoporica”, in quanto fuoriesce da un dotto ben preciso ed è di tipo sieroso, limpida, talvolta sieroematica oppure ematica.
Cosa fare in questi casi?
In questi casi la paziente viene sottoposta ad un esame ecografico molto accurato che consente di individuare eventualmente delle piccole lesioni benigne che si chiamano “papillomi” e che, per la loro consistenza e friabilità, manifestandosi all’interno di un dotto possono creare questa secrezione.
Le secrezioni possono avere diverse tonalità: in che modo bisogna valutare il colore del liquido?
Se la paziente desidera osservare una secrezione, può fare una piccola pressione sul capezzolo per favorire la fuoriuscita del liquido. È importante che questo liquido venga osservato non direttamente sul capezzolo, ma su una garza o su un fazzoletto, cioè su una superficie bianca che consenta di capire meglio qual è il colore di questa secrezione.
Una secrezione che magari sul capezzolo appare scura, se appoggiata su un fazzoletto bianco può apparire verdastra e questo dovrebbe già rassicurare la paziente, in quanto questo tipo di secrezioni è molto frequente e sta ad indicare una situazione non patologica (non tumorale).