Giornata Mondiale della salute mentale: sensibilizzare per prevenire

Il 10 ottobre 2019 viene celebrata la Giornata Mondiale della Salute Mentale (Mental Health Day). Istituita nel 1992 da parte della Federazione mondiale per la salute mentale (WFMH) e dell’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) vuole aumentare la consapevolezza sul tema nella popolazione.

Perché si celebra la giornata mondiale della salute mentale?

L’evento è un’occasione per sensibilizzare la popolazione sulla salute mentale attraverso l’organizzazione di eventi quali conferenze e campagne e tramite la diffusione di informazioni riguardanti il tema. L’obiettivo è quello di coinvolgere le organizzazioni ed i singoli affinché possano contribuire a diffondere l’importanza di una diagnosi tempestiva e favorire l’accesso alle cure. La malattia viene infatti spesso taciuta per senso di vergogna o paura di chiedere aiuto mostrandosi deboli. Il disagio che ne deriva si riflette sul corpo e sulla mente, influenzando l’individuo nella sua vita sociale, familiare e lavorativa.

Cos’è la salute mentale?

Con salute mentale si intende uno stato di salute nel quale si riscontra un benessere psicologico ed emotivo tale da permettere all’individuo di condurre una vita serena. Con ciò si intende una situazione nella quale si è in grado di sfruttare le proprie capacità cognitive, costruire relazioni con le altre persone ed esercitare il proprio ruolo nella società. Una buona salute mentale permette inoltre di superare i conflitti e adattarsi alle situazioni derivanti dalle pressioni che fanno parte della quotidianità.

Quali sono i campanelli d’allarme di un disturbo mentale?

Uno dei disturbi più comuni è la depressione, che colpisce in Italia 3 milioni di persone con una prevalenza nel sesso femminile. Un tema difficile da affrontare, che spinge molte persone ad ignorare il problema senza ricorrere ad una cura per la paura di essere considerati deboli e sentirsi inadeguati agli occhi degli altri. Esistono però alcuni campanelli d’allarme che non dovrebbero essere sottovalutati, bensì dovrebbero spingere il paziente a richiedere aiuto ad uno specialista. I percorsi più indicati sono la psicoterapia o la terapia farmacologica.
Segni che dovrebbero far preoccupare sono il manifestarsi di:

  • apatia;
  • malumore;
  • perdita di interesse per la maggior parte delle attività quotidiane;
  • agitazione;
  • diminuzione della propria autostima;
  • difficoltà di concentrazione ed attenzione;
  • disturbi della memoria;
  • alterazioni nell’appetito;
  • alterazioni del peso corporeo
  • scarsa qualità del sonno.

Quando questi sintomi si protraggono per almeno due settimane non si tratta di semplici sbalzi d’umore. Nella maggior parte dei casi è infatti un segnale della presenza di un disturbo mentale

Il tema di quest’anno

Il tema scelto per la Giornata Mondiale della Salute Mentale di quest’anno è la prevenzione dei suicidi. Si stima che ogni anno circa 800.000 persone muoiono per suicidio, il che significa una persona ogni 40 secondi. È la seconda principale causa di morte nei soggetti compresi tra i 15 e i 29 anni, con prevalenza nei paesi a basso e medio reddito. C’è una forte connessione tra la salute mentale e il suicidio: disturbi mentali quali depressione e abuso di sostanze, ma anche momenti di crisi a livello personale o professionale sono tra le principali cause di suicidio. L’Organizzazione Mondiale per la salute riconosce il suicidio come una priorità di salute pubblica. Il primo passo per la prevenzione del suicidio è parlare. Eliminare il tabù ed aumentare la consapevolezza nella popolazione sono operazioni fondamentali affinché la prevenzione del suicidio possa progredire.

Fonti:

https://www.periodicodaily.com/giornata-mondiale-della-salute-mentale-10-ottobre-2019/

https://www.iodonna.it/benessere/salute-e-psicologia/2019/10/09/giornata-mondiale-della-salute-mentale-il-manifesto-contro-la-depressione/

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