Il contraccettivo sottocutaneo: altolà alla pillola!

Spesso si vive la sessualità con la preoccupazione di dover prendere la pillola per prevenire il rischio di una gravidanza non desiderata. Vuoi dimenticarti della pillola? Un metodo che potrebbe cambiare le abitudini di molte donne è l’impianto contraccettivo sottocutaneo, una metodologia molto diffusa nel Nord Europa e in America, ma ancora “quasi” sconosciuta in Italia.

Cos’è e come funziona?

Il contraccettivo sottocutaneo, chiamato anche “bastoncino contraccettivo”, è un bastoncino di plastico flessibile, lungo 4 centimetri e largo 2 millimetri. Viene inserito dal ginecologo sotto la pelle del braccio della donna mediante un’iniezione con una piccola anestesia locale e si realizza con materiale anallergico. Questo contraccettivo ormonale non contiene estrogeni, ma rilascia la giusta dose di ormone. Quindi, mediante un farmaco progestinico, viene impedita l’ovulazione, prevenendo la maturazione della cellula uovo, in modo tale da inspessire il muco cervicale e così ostacolare il raggiungimento degli spermatozoi alla cellula uovo.

Quali sono i vantaggi?

Non dipendere dalla pillola può essere considerato già un grande vantaggio. Inoltre, questo metodo risulta molto affidabile, ha una durata di 3 anni e, se si cambia idea, è possibile rimuoverlo potendo riavere un’ovulazione normale. Non contiene estrogeni, quindi è adatto anche in casi d’intolleranze, in pazienti a rischio di trombosi o che soffrono di emicrania con aura. In aggiunta, non provoca problemi in casi di allattamento, sovrappeso e problemi cardiovascolari. Per quanto riguarda i problemi gastrointestinali, non condizionano l’affidabilità e l’efficacia del metodo.

La consapevolezza nelle donne

Secondo alcuni dati della Società Italiana di Ginecologia e Ostetricia, più della metà delle donne non conosce metodi anticoncezionali che non siano la famosa “pillola” anche se molte donne vorrebbero provare altre metodologie. Per esempio, in Italia sono maggiormente le donne extracomunitarie ad utilizzare questa tecnica nonostante la crescita della consapevolezza sul tema, negli ultimi anni, da parte di molte donne italiane.