La lotta contro i tumori viene portata avanti su due fronti dall’Istituto Tumori Pascale di Napoli: se da un lato si cerca di ridurre sempre di più la tossicità delle terapie a cui devono sottoporsi i pazienti, il secondo (ma non meno importante) obiettivo è quello di riuscire a intercettare le metastasi

Che cos’è una metastasi?

Una metastasi rappresenta la migrazione, attraverso i vasi linfatici o il sangue, di cellule tumorali dall’area in cui si sono originate ad un’altra parte del corpo, portando alla formazione di una neoplasia secondaria a carico di altri organi o tessuti.

Questa condizione è più frequente nei tumori in fase avanzata e rappresenta il 90% delle morti per neoplasia.

Quali sono gli organi più colpiti?

Gli organi che possono “ospitare” la migrazione delle cellule tumorali sono molteplici. Le sedi più comuni sono i polmoni e il fegato, in quanto possiedono un gran numero di vasi sanguigni sia in entrata che in uscita (elevata vascolarizzazione). In particolare, il fegato possiede la funzione di filtro che lo rende particolarmente soggetto all’attecchimento di cellule tumorali.

Diagnosi precoce delle metastasi: perché è importante?

La diffusione delle metastasi rappresenta un evento cruciale nello sviluppo dei tumori ed è la principale causa di mortalità. Questo evento è infatti articolato e complesso: le cellule aggressive modificano le loro caratteristiche in maniera tale da favorire non solo la loro migrazione attraverso i vasi, ma anche la crescita di una replica della neoplasia a distanza. Tra le molecole che favoriscono la suddetta motilità, riveste un ruolo fondamentale il recettore CXCR4.

Una sonda per intercettare le metastasi

I ricercatori hanno messo a punto una sonda estremamente sensibile in grado di intercettare tempestivamente le cellule tumorali aggressive. Questa scoperta consentirebbe non solo l’identificazione precoce di queste lesioni, ma anche un’azione terapeutica immediata. Gli studi su questo nuovo strumento in grado di bloccare l’attività del recettore CXCR4 sono ancora in fase pre-clinica e vengono condotti in ben cinque Paesi (Spagna, Francia, Repubblica Ceca, Norvegia e Cina).

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