A cosa servono gli impianti dentali a carico immediato?

A cosa servono gli impianti dentali a carico immediato?

Editato da: Marta Buonomano il 09/03/2020

Il nostro esperto in Odontoiatria a Genova, il Dott. Alberto Rebaudi, ci spiega a cosa servono gli impianti dentali e in cosa consiste l’intervento

Che cos’è un impianto dentale a carico immediato?

impianti dentaliL’impianto dentale è una delle soluzioni per sostituire uno o più denti mancanti e richiede l’osteointegrazione, una adesione stabile all’osso. 

Si definisce impianto a carico immediato, un impianto messo in funzione con una protesi immediata, diversamente da quello a carico differito che richiede un tempo di attesa di alcuni mesi, per consolidarne la stabilità iniziale. Il carico immediato semplifica la terapia, ne riduce i disagi estetici tra l’inserzione degli impianti e la protesi definitiva.

Un tempo il successo dell’implantologia a carico immediato dipendeva esclusivamente dall’esperienza dell’operatore, oggi la tecnologia permette lo studio pre-operatorio computerizzato, che combinato con impianti più stabili ne aumenta il successo.  

Quali sono le condizioni per effettuare un’implantologia a carico immediato e quali sono le controindicazioni?

Le chiavi del successo sono:

  1. Studio preparatorio computerizzato con simulazione dell’intervento e della protesi;
  2. Costruzione della protesi prima del posizionamento degli impianti;
  3. Realizzazione di una dima di precisione per guidare la preparazione del sito e l’inserimento degli impianti;
  4. Tecnica chirurgica mini-invasiva;
  5. Controllo di stabilità con strumentazione adeguata;
  6. Posizionamento nel più breve tempo possibile della protesi stabilizzante.

Non sono buoni candidati all’impianto dentale i pazienti che non rispettano una corretta igiene orale e quelli che hanno malattia parodontale attiva. Fumatori e pazienti con abitudini viziate potrebbero avere più facilmente complicanze.

Come avviene l’intervento?

donna dal dentistaPer una buona programmazione dell’intervento, occorre uno studio radiografico pre-operatorio e informazioni sulla salute generale e della bocca. Inoltre sono utili esami del metabolismo osseo e della coagulazione del sangue. Una igiene orale accurata prima dell’intervento riduce il rischio di complicanze. 

L’intervento avviene in una saletta chirurgica nello studio dentistico, struttura in grado di seguire sia la fase chirurgica e sia quella protesica. È necessaria l’anestesia locale con eventuale sedazione cosciente. L’operatore posiziona gli impianti e installa la protesi realizzata da un laboratorio odontotecnico. L’intervento è di breve durata se con un buon progetto, tutte le parti della protesi precostituite combaciano. Quando l’osso e la gengiva sono adeguati, l’impianto viene inserito con un piccolo e semplice intervento minimamente invasivo.

Quali sono le tecniche all’avanguardia?

A mio parere, la tecnica migliore è quella della PIP (Protesi Implantare Precostruita) con guida chirurgica perché semplifica sia il lavoro chirurgico che protesico, è rapida e precisa. Inoltre permette adattare il lavoro alla disponibilità ossea e occlusale e di scegliere il numero di impianti più adatto alla situazione clinica.

Esistono altre tecniche ad esempio quella denominata “All on Four” una tecnica estrema ideata per cercare di ridurre i costi e il numero di impianti inseriti. Personalmente preferisco possibilmente tecniche meno estreme e che non prevedano estrazioni di denti naturali sani ed ancora utilizzabili.

 

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