Chirurgia delle vie lacrimali (dacriostenosi): come curare i canali naso-lacrimali ostruiti

Chirurgia delle vie lacrimali (dacriostenosi): come curare i canali naso-lacrimali ostruiti

Editato da: Marta Buonomano il 22/03/2023

L’ostruzione dei canali naso-lacrimali impedisce le normali attività di lacrimazione, ma la chirurgia ci permette di risolvere il problema. Ne parliamo con il Dott. Francesco Gedda, esperto in Otorinolaringoiatria a Torino

Chirurgia delle vie lacrimali (dacriostenosi): di cosa si tratta?

La chirurgia delle vie lacrimali (dacriocistorinostomia), gestita in collaborazione con i colleghi oculisti, mira a risolvere le ostruzioni del canali naso-lacrimali. Normalmente i canali naso-lacrimali consentono alle lacrime di essere smaltite nel naso e la loro ostruzione determina una lacrimazione continua (epifora). Di quanto la condizione sia invalidante ci possiamo rendere conto quando nel pianto l'aumentato flusso della secrezione lacrimale supera la capacità di drenaggio dei nostri canali naso-lacrimali e il traboccare delle lacrime ci impedisce di attendere alle normali attività della vita quotidiana.

donna che piangeIn cosa consiste l’operazione? È una tecnica sicura?

L’intervento ha come scopo di aprire una comunicazione del sistema naso-lacrimale a monte dell’ostruzione, consentendo alle lacrime di passare dall’occhio all’interno del naso (che anche in condizioni di normalità provvede al loro smaltimento).

L’intervento può essere eseguito nei bambini?

L’ostruzione delle vie lacrimali si verifica quasi sempre nell’adulto, ma non vi sono delle controindicazioni assolute ad eseguirlo nei bambini.

Cosa comporta la preparazione operatoria?

Quando un oculista ha stabilito con certezza che non vi sia più spazio per la terapia medica, confortato anche da un esame radiologico (la dacriocistografia), con l’indicazione chirurgica all’intervento di dacriocistorinostomia, è necessario solo eseguire una TAC del massiccio facciale (che serve solo per orientamento chirurgico nella tecnica endoscopica di dacriocistorinostomia). In generale, io preferisco non posizionare stent, quando possibile, e quindi sono sufficienti 3-4 visite operatorie nei primi 2 mesi.

Otorinolaringoiatria a Torino