Colecistite litiasica: quando l'infiammazione si accompagna ai calcoli

Editato da: Sharon Campolongo il 14/07/2022

Si definisce colecistite ogni infiammazione, acuta o cronica, della cistifellea. Nella grande maggioranza dei casi, il paziente con colecistite presenta anche calcolosi della colecisti, ma non sempre è così. Il Dott. Massimo Chiaretti, esperto in Chirurgia Generale a Roma, ce ne parla spiegandoci le possibili complicanze e le terapie a disposizione

Che differenza c’è tra colecisti e colecistite alitiasica?

La cistifellea, chiamata anche colecisti, è un piccolo organo che si collega al duodeno tramite le vie biliari. La sua funzione è quella di raccogliere la bile, che consente la digestione e l’assorbimento dei grassi.

Pertanto, per colecisti alitiasica si intende una cistifellea priva di calcoli, senza segni di infiammazione.

Invece, se la cistifellea è infiammata in assenza di calcoli si parla di colecisitite alitiasica.

Quali sono le cause della colecistite?

Nell’85-90% dei casi, l’infiammazione della cistifellea è associata a colelitiasi (calcoli della cistifellea) e/o a coledocolitiasi (calcoli delle vie biliari). Esistono, però, anche colecistiti dette alitiasiche o acalcolotiche che non dipendono dalla presenza di calcoli.

Un calcolo può provocare colecistite attraverso l’abrasione o la pressione che esercita sulla mucosa colecistica. Un’altra causa è rappresentata dalla proliferazione batterica, dovuta al flusso della bile ostacolato dal calcolo.

Quali possono essere le complicanze della colecistite?

L’infiammazione della colecisti può portare a complicanze piuttosto gravi:

  • Può favorire la formazione di aderenze (fasci di tessuto fibroso) tra cistifellea e duodeno, intestino e colon;
  • Il ridotto apporto di sangue alla cistifellea (ischemia), legato all’aumento della pressione, potrebbe comprime i vasi venosi e causare la necrosi della parete, con perforazione e stravaso della bile.

Come si cura una colecistite?

Il trattamento della colecistite prevede il ricovero in ospedale, il digiuno e il reintegro dell’equilibrio idrosalino. Al paziente verranno somministrati antispastici, analgesici e antibiotici, oltre che farmaci gastroprotettori.

In caso di colecistite grave o complicata (con complicanze come empiema, idrope, cancrena, perforazione della colecisti o peritonite), è necessario intervenire chirurgicamente con una Colecistectomia d’urgenza (l’asportazione della cistifellea) laparotomica, cioè attraverso un’incisione nella parete addominale.

Nel caso di paziente anziano, cardiopatico o con insufficienza respiratoria, è possibile procedere al posizionamento di una drenaggio percutaneo sotto guida radiologica, che permette di svuotare la colecisti e prevenire le complicanze.

Nei casi più semplici si può procedere anche con una Laparoscopia, che permette un rapido recupero delle condizioni generali e il ritorno veloce alle normali attività personali.

Chirurgia Generale a Roma