Criptorchidismo: le nuove tecniche chirurgiche
Il Prof. Claudio Spinelli, esperto in Chirurgia Pediatrica a Pisa, ci spiega in cosa consiste la nuova tecnica messa a punto dalla Scuola di Chirurgia Pediatrica Universitaria Pisana per trattare il criptorchidismo
Che cosa s’intende per criptorchidismo?
Il criptorchidismo, o testicolo nascosto, rappresenta la più frequente anomalia dell’apparato urogenitale nel bambino. La sua incidenza è elevata, intorno a 3-5% dei nati a termine. Negli ultimi anni abbiamo assistito ad un aumento della sua incidenza.
In quali casi si può parlare di criptorchidismo?
Si definisce criptorchide il bambino che a 6-12 mesi di vita ha ancora uno o entrambi i testicoli non discesi nella borsa scrotale. Il volume dl testicolo ritenuto è spesso ridotto rispetto al controlaterale. Il criptorchidismo è una patologia di particolare interesse perché può associarsi, se non viene corretto chirurgicamente, a un aumentato rischio di infertilità in età adulta o a una degenerazione neoplastica.
Il testicolo si definisce “retrattile”, quando non si trova nello scroto ma che può essere portato manualmente nello scroto e permane senza difficoltà, oppure si definisce “criptorchide” quando il testicolo si trova a livello del canale inguinale e non è possibile riportarlo nello scroto. Il testicolo può non essere palpato a causa di una sua possibile localizzazione a livello endo-addominale o essere assente, perché non si è sviluppato da un punto di vista embriologico.
Da cosa può essere causato?
Il criptorchidismo è dovuto ad un mancata migrazione del testicolo, durante la gestazione, dalla regione lombare superiore allo scroto, attraverso il canale inguinale.
Si può prevenire?
Non è possibile prevenire questa malformazione. Nel 14% dei casi di criptorchidi è presente una familiarità.
Quali sono le ultime novità chirurgiche per curare il criptorchidismo?
Il trattamento chirurgico del criptorchidismo deve essere eseguito in epoca precoce e consiste nel liberare il testicolo ed il funicolo spermatico in modo tale da poterlo posizionare nello scroto.
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In cosa consistono le nuove procedure e quali sono i loro vantaggi rispetto alle tecniche tradizionali?
Recentemente è stata ideata, proprio dalla Scuola di Chirurgia Pediatrica Universitaria Pisana, una nuova tecnica chirurgica, che prevede una sola incisione scrotale con fissaggio del testicolo, o di entrambi, al tessuto adiposo sub-scrotale. Questo intervento è conosciuto con il nome di “Fat anchor orchidopexy”.
Che risultati si possono ottenere?
La sua efficacia e i suoi ottimi risultati estetici sono stati riconosciuti dalla comunità scientifica internazionale e per questo viene utilizzato già in molti centri di Chirurgia Pediatrica al mondo.