Disfunzione erettile: terapia medica e fisica

Disfunzione erettile: terapia medica e fisica

Editato da: il 13/04/2024

Avere uno stile di vita attivo e seguire una dieta sana sono i primi passi per evitare di incorrere nelle patologie che causano disfunzioni erettili. Ciononostante, se colpiti da questa problematica esistono nuove ed efficaci terapie per combatterla. Il Dott. Attilio Guerani, esperto in Andrologia a Roma, ce ne parla nell’articolo.

Che cos’è la disfunzione erettile?

Per disfunzione erettile si intende la capacità di ottenere o mantenere un’erezione sufficiente ad iniziare e completare un rapporto sessuale; in maniera comunque impropria viene a volte definita impotenza coeundi. La disfunzione colpisce, secondo uno studio epidemiologico italiano, circa l’11% della popolazione adulta maschile, ovvero circa 3 milioni di uomini in Italia.

Quali sono le cause della disfunzione erettile?

Le cause possono essere distinte in organiche e non organiche o psicogene, ma il più delle volte si tratta di forme di origine mista. Tra le cause organiche le più frequenti sono quelle vascolari (aterosclerosi, ipertensione, diabete), meno frequenti quelle ormonali e neurologiche o quelle derivanti dall’alterazione dei tessuti del pene (fibrosi, induratio penis plastica). Un capitolo a parte meritano le disfunzioni erettili secondarie conseguenti ad interventi chirurgici nel piccolo bacino (per carcinoma prostatico o vescicale o del retto-sigma) che possono danneggiare i nervi erigenti.

Come prevenire le disfunzioni erettili secondarie?

Le forme di disfunzione erettile secondarie a patologie vascolari possono essere prevenute attraverso un controllo periodico degli esami ematici per evidenziare e curare per tempo quelle alterazioni dei lipidi o degli zuccheri che sono all’origine dei danni vascolari. Un corretto stile di vita con un’alimentazione sana ipolipidica, ipoglicidica, normocalorica associata ad una costante attività fisica quotidiana rappresentano un valido intervento preventivo, ma anche complementare alla terapia.

Quali terapie vengono impiegate?

La terapia farmacologica si avvale oggi soprattutto dei farmaci inibitori delle fosfodieterasi 5 in grado di incrementare efficacemente la vascolarizzazione peniena sia utilizzati al bisogno, ovvero in occasione del rapporto, sia in terapia cronica ossia quotidianamente a dosaggi bassi. Nei casi di alterazioni ormonali, come per esempio un ipogonadismo (testosterone basso) si può efficacemente aumentare il livello di testosterone ematico sia somministrando testosterone stesso sia somministrando farmaci in grado di stimolare la produzione di testosterone da parte dei testicoli (gonadotropine). Recentemente, inoltre, si sta affermando una terapia fisica consistente nel trattamento penieno con onde d’urto a bassa intensità, che sono in grado di stimolare la formazione di nuovi vasi arteriosi penieni, ripristinando così una vascolarizzazione deficitaria.

Andrologia a Roma