Ecografia polmonare per i bambini: perché sì

Ecografia polmonare per i bambini: perché sì

Editato da: il 30/10/2023

Radiografia toracica per i bambini? Meglio l’ecografia polmonare, come afferma la Dott.ssa Vita Antonella Di Stefano, esperta in Pediatria a Catania

 

Le infezioni respiratorie sono malattie molto comuni nei primi anni di vita del bambino e sono legate sia alla fisiologica immaturità del sistema immunitario, sia alla peculiare struttura anatomica e funzionale delle vie aeree ancora in via di sviluppo.
Le patologie respiratorie più comuni sono: la bronchiolite, l’asma bronchiale e la polmonite.

 

Bronchiolite

La bronchiolite è un’infezione virale acuta delle basse vie aeree, caratterizzata da ostruzione dei bronchioli, le ultime ramificazioni dei bronchi (il cui diametro è inferiore al millimetro) che colpisce i lattanti (il 15% dei lattanti sotto l’anno di vita si ammala di tale patologia, soprattutto durante i mesi invernali). Nella prima fase di malattia il lattante manifesta sintomi aspecifici, simili al comune raffreddore, quali secrezione nasale, tosse e febbre, di norma non elevata. Tuttavia, nel giro di poche ore la malattia progredisce con un peggioramento della tosse e comparsa di difficoltà respiratoria, talora grave. La maggiore frequenza di ospedalizzazioni per questa patologia avviene nei primi sei mesi di vita e in tale fascia di età non è infrequente la necessità di trattamento intensivo, soprattutto per bambini appartenenti a categorie a rischio (quali gravi prematuri, pazienti immunocompromessi, cardiopatici, ecc). 

 

Asma bronchiale

L’asma bronchiale è, invece, una malattia infiammatoria cronica delle vie aeree che, nei paesi industrializzati, colpisce circa il 10-15% dei bambini. Quasi sempre i bambini affetti sono allergici ad esempio ad acari, pollini, muffe, epiteli. Tuttavia, anche negli asmatici, la causa scatenante degli episodi acuti, soprattutto nei primi anni di vita, è rappresentata dalle infezioni, più frequentemente virali. 

 

Polmonite

La polmonite di comunità nei bambini, nei primi 5 anni di vita, (acquisita in ambiente extraospedaliero in soggetti altrimenti sani) è una patologia relativamente frequente ed è una delle principali cause di richiesta di assistenza ospedaliera nei paesi industrializzati. È una malattia con prognosi abitualmente favorevole grazie alle terapie antibiotiche.

Radiografia del torace: perché no

I bambini e gli adolescenti sono particolarmente vulnerabili al danno causato dalle radiazioni ionizzanti a causa del maggior numero di divisioni cellulari e della loro maggiore aspettativa di vita. Il rischio di sviluppare una neoplasia a seguito dell’esposizione alla stessa dose di radiazioni è 10-15 volte maggiore in un bimbo di un anno rispetto ad un adulto di 50 anni, e il rischio per le bambine è circa doppio rispetto ai maschietti. Per tali motivi in età pediatrica è necessario valutare metodi diagnostici alternativi che non richiedano l’uso di radiazioni ionizzanti.

 

Ecografia polmonare: perché sì

L’impiego dell’ecografia polmonare per lo studio del polmone è piuttosto recente. La disponibilità, la rapidità di esecuzione, la ripetibilità, oltre a ovvie ragioni radioprotezionistiche, impongono un maggiore interesse per l’ecografia toracica (ET) in campo pediatrico. L’ET è la metodica di scelta per chiarire la natura e la pertinenza anatomica di reperti radiografici dubbi, permettendo di distinguere tra focolai infiammatori, atelettasie e versamenti pleurici. Inoltre l’ecografia toracica è anche più sensibile della radiografia nell’identificare fratture costali, sternali e della clavicola.

 

Editor: Valerio Bellio

Pediatria a Catania