Ernia discale lombare: come intervenire?

Ernia discale lombare: come intervenire?

Editato da: Sharon Campolongo il 03/08/2022

Si stima che quasi 15 milioni di italiani soffrano di mal di schiena nel nostro Paese. In Italia ogni anno vengono operate circa 30000 persone per ernia discale. Approfondiamo questo tema con il Dott. Tommaso Vangelista, specialista in Neurochirurgia

Che cos’è l’ernia discale lombare?

L’ernia lombare, conosciuta anche come ernia discale lombare, dipende spesso da una degenerazione dei dischi intervertebrali che può portare alla fuoriuscita di una parte del disco intervertebrale dal suo naturale contenitore.

Quali sono le cause?

Al di là di una predisposizione individuale, ci sono diversi fattori precipitanti che favoriscono la comparsa dell’ernia discale:donna con dolore alla schiena

  • Peso corporeo eccessivo
  • Lavori pesanti
  • Guida prolungata di autoveicoli
  • Malattie infiammatorie o metaboliche
  • Artrosi della colonna dorsale
  • Osteoporosi
  • Traumi o lesioni che coinvolgono il rachide lombare
  • Posture scorrette abituali
  • Accentuazione della cifosi o della lordosi

Perché è importante non sottovalutare i sintomi? 

Quando il tessuto discale erniato va in contatto con una o più radici nervose si possono avere sintomi di:

  • Sciatica, cioè dolore irradiato dal gluteo alla faccia posteriore o laterale di coscia e gamba;
  • Cruralgia, ossia quel dolore che colpisce la faccia anteriore della coscia, nella zona innervata dal nervo crurale, fino ad arrivare al bacino.

Nei casi più gravi si possono accusare sintomi come la perdita di forza al piede o la sindrome della cauda equina (anestesia dalla zona genitale in giù). In questi casi l’esecuzione di una Risonanza Magnetica lombo-sacrale permette una pronta diagnosi e trattamento del problema.

È possibile curare l’ernia discale lombare?

Il trattamento dell’ernia discale può essere conservativo o chirurgico: nella maggioranza dei casi la prima linea di trattamento è il riposo e la terapia con analgesici e antiinfiammatori.

Nei casi refrattari alla terapia conservativa o con deficit neurologici l’intervento chirurgico raccomandato è la Microdiscectomia. Questa metodica si divide in tradizionale ed endoscopica.

La Microdiscectomia tradizionale consiste nel rimuovere il materiale erniato e il disco attraverso la penetrazione posteriore mediana nel canale vertebrale. Le dimensioni dell’incisione e del campo d’intervento sono limitate e si utilizza il microscopio operatorio.

Invece, nella Microdiscectomia Endoscopica si impiega l’endoscopio, che viene inserito attraverso penetrazione laterale del disco nella zona interessata, affinché l’ernia venga asportata.

Grazie a questo tipo di intervento si riescono a ridurre sia i sintomi dell’ernia del disco che l’irradiamento del dolore.

Neurochirurgia a Pozzilli