Ernia inguinale: una visione approfondita su sintomi e trattamenti

Editato da: Vittoria Marcucci il 18/03/2024

Se hai mai avvertito un rigonfiamento o dolore nella zona dell'inguine, potresti aver avuto a che fare con un'ernia inguinale. Questa condizione, sebbene comune, può generare preoccupazione e domande. Il Dott. Giacomo Concone ci spiega i sintomi, le opzioni di trattamento e le prospettive a lungo termine.

 

Cosa sono le ernie inguinali?

 

La regione inguino-crurale è una zona anatomica dove i tendini addominali si collegano alle ossa del bacino. Il canale inguinale, presente nell'uomo, permette il passaggio di arterie, vene, nervi e dotti spermatici, mentre nella donna è attraversato dal legamento rotondo il quale parte dall'utero e termina vicino alla vagina, svolgendo la funzione di sostegno per l'utero stesso. Queste zone sono vulnerabili al cedimento dei tendini, favorendo la formazione di ernie, dove organi o tessuti addominali sporgono attraverso questa debolezza. Questo fenomeno può essere congenito o svilupparsi nel tempo a causa di vari fattori. 

ernia

 

Quando è necessario intervenire?

 

Le ernie possono essere asintomatiche ma generalmente causano fastidio, dolore e gonfiore durante l'attività fisica o quando si tossisce, starnutisce o si sforza. Talvolta, possono risolversi da sole o con manovre di compressione, ma tendono a peggiorare nel tempo. Lo strozzamento dell'ernia è una grave complicanza in cui l'ernia non può più rientrare e diventa dura e dolente, richiedendo un intervento chirurgico d'urgenza per evitare complicazioni gravi come occlusione intestinale o necrosi.

 

Ernioplastica inguinale per via anteriore (Tecnica di Lichtenstein)

 

L'ernioplastica inguinale per via anteriore, anche chiamata tecnica di Lichtenstein, prevede un'incisione cutanea nell'inguine per accedere al canale inguinale. Qui, l'ernia viene separata dalle altre strutture anatomiche e riposizionata nell'addome. La riparazione del punto debole avviene tramite l'utilizzo di reti sintetiche che rinforzano la parete muscolare, riducendo il dolore postoperatorio e il rischio di lacerazioni. Solitamente eseguita con anestesia locale, consente una rapida ripresa postoperatoria, con la possibilità di dimissione in giornata. In casi rari, può essere necessaria un'anestesia peridurale o una sedazione. La decisione sull'anestesia viene presa in base alle condizioni del paziente.

 

Quali sono i rischi?

 

Le complicanze dell'intervento sono rare e possono includere:

 

  • Ematomi nella zona della ferita, che possono estendersi allo scroto e al testicolo e di solito si riassorbono da soli.
  • Infiammazioni del funicolo spermatico e talvolta del testicolo, trattabili con farmaci antinfiammatori e antibiotici.
  • Infezioni della ferita, che richiedono antibiotici e medicazioni locali, e in casi eccezionali possono coinvolgere la rete chirurgica.
  • Possibili lesioni delle fibre nervose con dolore locale o irradiato e alterazioni della sensibilità.
  • Il rischio di recidiva erniaria, intorno all'1%, che potrebbe richiedere un nuovo intervento chirurgico anche dopo molti anni.

 

Ernioplastica inguinale per via laparoscopica

 

La chirurgia laparoscopica è una tecnica mininvasiva utilizzata anche per trattare le ernie inguinali e crurali. Si inseriscono una telecamera e strumenti chirurgici attraverso piccoli fori nell'addome per rafforzare la parete muscolare. Sebbene offra vantaggi come minor dolore e recupero più rapido, richiede un'anestesia generale e può comprotare rischi aggiuntivi coinvolgendo organi addominali delicati.

 

Quali sono le possibili complicanze?

 

Accanto alle complicanze specifiche dell’ernioplastica già descritte sopra quali ematomi, infiammazione del funicolo spermatico e del testicolo, infezioni (con questa tecnica ancora più rare), lesioni nervose e rischio di recidiva dell’ernia, vanno considerate anche le complicanze esclusive legate all’approccio laparoscopico (lesioni accidentali di vene o arterie, dell’intestino o di altri organi addominali; a distanza eccezionalmente casi di occlusione intestinale) la cui incidenza dipende anche dall’esperienza dell’operatore.

 

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Indicazioni per la chirurgia laparoscopica

 

La chirurgia laparoscopica può essere preferibile per ernie inguinali bilaterali e recidive dopo un precedente intervento. Evita l'attraversamento di cicatrici e consente la riparazione simultanea con altri interventi, se necessario. La scelta della tecnica dipende dalle condizioni individuali del paziente, dalla sua età, dal suo stato complessivo di salute e dal suo atteggiamento psicologico. Se ti è stata consigliata l'ernioplastica laparoscopica, potrebbe essere una buona opzione. Per ulteriori dettagli, ti invito a discutere con il tuo medico.

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