Fratture Vertebrali: come riconoscerle e come curarle

Fratture Vertebrali: come riconoscerle e come curarle

Editato da: Alice Cattelan il 06/10/2023

In questo articolo parliamo delle fratture vertebrali, di cosa sono e come riconoscere grazie all’intervento del Dott. Antonio Martucci, esperto in Ortopedia e Traumatologia

Cosa sono le fratture vertebrali?

Le fratture vertebrali consistono nella rottura in uno o più punti di una vertebra. Possono essere causate da traumi ad alta o bassa intensità o possono avvenire spontaneamente, in presenza di osso patologico (osteoporosi, altre patologie dell’osso, tumori). Le fratture possono localizzarsi in tutti i distretti della colonna (cervicale, dorsale o lombare) e coinvolgere uno o più punti della vertebra stessa (corpo o arco posteriore). Le fratture vanno inoltre distinte in fratture amieliche, senza danni neurologici, o mieliche, con danni neurologici, dovuti alla compressione del midollo presente nel canale vertebrale, costituito dagli archi posteriori delle vertebre.

Come riconoscere le fratture vertebrali?

Il sintomo principale di una frattura vertebrale è il dolore, che può essere acuto, in caso di trauma, o lento e ingravescente in caso di crollo progressivo per presenza di tessuto patologico. Un attento esame clinico può porre il sospetto di frattura vertebrale. La diagnostica di primo livello per individuare una frattura vertebrale è la radiografia tradizionale. Una volta individuata una frattura può essere eseguita una TC per valutare la morfologia della frattura, o una risonanza magnetica per valutare la presenza di edema nel corpo vertebrale e lo stato di salute dei tessuti circostanti (muscolare, nervoso).

Come si curano le fratture vertebrali?

A secondo della localizzazione e del tipo di frattura, il trattamento può essere conservativo o chirurgico. Nel primo caso vengono utilizzati dispositivi quali collari o minerve per le fratture cervicali e dorsali alte, oppure busti per le fratture dorsali basse e lombari Il trattamento chirurgico viene riservato alle fratture che portano a complicanze meccaniche della struttura della colonna vertebrale o a danni neurologici.
Quando possibile si preferisce un trattamento mininvasivo come vertebroplastica, cifoplastica con palloncino o con stent (utilizzando cemento o silicone) oppure stabilizzazioni con barre e viti percutanee. Altre volte si rende necessario stabilizzare la colonna con barre e viti per via posteriore, associando quando indicato decompressioni del canale vertebrale per liberare il midollo, in caso di fratture mieliche. In caso di eccessiva frammentazione del corpo vertebrale, può essere indicato un trattamento chirurgico per via anteriore (passando dal torace o dall’addome), utilizzando gabbie metalliche di sostegno.

La terapia farmacologica è tesa al solo controllo del dolore. Solo in una fase successiva si esegue fisioterapia per il recupero fisico completo.

Quali rischi si corrono per una frattura vertebrale non trattata?

La presenza di una frattura vertebrale comporta una alterazione del supporto meccanico della colonna. Un trattamento tempestivo è indispensabile per evitare di incorrere in pericolose complicanze meccaniche, quali il collasso completo del corpo vertebrale, con rischio per il midollo spinale e conseguenti danni alla motilità degli arti.

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