Intervento Assisitito in Psicogeriatria: metodi ed obiettivi

Intervento Assisitito in Psicogeriatria: metodi ed obiettivi

Editato da: Veronica Renzi il 01/08/2023

Parliamo in questo articolo di intervento psicogeriatrico con la Dott.ssa Giorgiana Figus: la sua esperienza in Psicogeriatria inizia nel 2015 attraverso la realizzazione, protrattasi fino al 2019, di Attività Assistite con gli animali in R.S.A., Nuclei Alzheimer, I.D.R. Disabili Psichici Comunità Terapeutiche Psichiatriche, CD Centri Diurni Integrati, CRM Comunità riabilitative a media assistenza e CDA Comunità riabilitative ad alta assistenza sul territorio Bergamasco. Successivamente, dal 2021 ad oggi ha potuto specializzarsi in questo tipo di intervento ampliando l’applicazione a numerose strutture Rsa e CD nel territorio Bergamasco e Bresciano

Quali metodi e tecniche utilizza nell’intervento psicogeriatrico?

In questi interventi viene applicato il modello Biopsicosociale, che si contrappone al modello biomedico, ovvero non si limita al mero riportare la persona alla normalità, attraverso l’intervento farmacologico in base ai segni e sintomi riscontrati, ma tenendo conto, oltre alla dimensione biologica, anche di quelle psicologiche e sociali, intervenendo sulle cause e concause che portano ai disturbi del quadro diagnostico. Teniamo in conto che il modello Biopsicosociale è quello riportato nelle linee guida nazionali che sanciscono metodi e tecniche dell’Intervento Assistito con gli animali IAA divenute legge con il recepimento in Regione Lombardia nel 2016 con il D.g.r x5059.

Per quanto concerne le tecniche di intervento, queste sono tre:

  • Attività
  • Educazione
  • Terapia

Esse differiscono per obiettivi, setting, equipe multidisciplinare, metodi di monitoraggio e di valutazione dei risultati.

Quali sono gli obiettivi più comuni in un progetto di Psicogeriatria Assistita?

Gli obiettivi principali sono l’autostima e il cambio di ruolo da curato a curante. È bene aggiungere stimolazione motoria e dell’attenzione dai semplici movimenti oculomotori a movimenti più complessi; allungamenti delle braccia e uso degli arti inferiori.

Utile anche stimolare la motricità fine e la capacità di percepire lo spazio, nonché portare a termine un compito specifico.

Ed ancora molto utile lavorare sulla memoria a breve, lungo termine e working memory.

Durante tutto il progetto possiamo stimolare altre funzioni esecutive come:

  • mantenimento dell’attenzione nel tempo
  • aggiornamento continuo delle informazioni
  • capacità di astrazione e categorizzazione di stimoli ed eventi
  • consapevolezza della sequenza degli eventi
  • volontà di inizio delle azioni (volizione)
  • capacità di passare rapidamente da un compito all’altro, shifting

E stimolare le dimensioni:

  • relazionale
  • biografica (reminiscenze, narrazione)
  • ludico motoria

     

Psicologia a Monasterolo del Castello