L’endometrite influisce sulla fertilità?
Sapevi che l’endometrite potrebbe avere ripercussioni sulla fertilità della donna? Il Dott. Stefano Calzolari, esperto in Ginecologia a Firenze, ci spiega perché
Che cos’è l’endometrite?
L’endometrite rappresenta un’infiammazione dell’endometrio. La fase iniziale, generalmente acuta e di breve durata, può essere causata dai seguenti fattori:
- Persistenza di residui ovulari a seguito di un parto o di un aborto;
- Patologia infiammatoria del distretto pelvico (PID) causata da microrganismi patogeni (Stafilococco, Streptococco, Enterococco, E. Coli, Chlamydia, Mycoplasma, Ureaplasma Urealyticum).
Perché l’endometrite può influire sulla fertilità?
L’endometrite può evolvere fino a diventare cronica (spesso asintomatica) ed essere causa di infertilità, in quanto interferisce sul meccanismo fisiologico della fertilizzazione dell’ovocita e dell’impianto dell’embrione. Infatti, frequenti insuccessi nel percorso di fecondazione assistita (30%) sono da imputare ad una condizione di endometrite cronica.
Come si formula la diagnosi?
La diagnosi di questa infiammazione avviene essenzialmente mediante indagine isteroscopica associata ad esame istologico e, successivamente, mediante un’endometrio-coltura con antibiogramma.
Endometrite: quali sono le caratteristiche indicative da analizzare durante le procedure?
L’aspetto microscopico in isteroscopia di questa condizione, che consente già una diagnosi sicura al 94%, è caratterizzato da:
- Accentuata vascolarizzazione diffusa;
- Edema stromale;
- Presenza di micropoliposi endometriale diffusa (<1 mm), che rappresenta il marcatore più predittivo.
L’aspetto istologico è invece caratterizzato dalla presenza di cellule infiammatorie quali plasmacellule, eosinofili e linfociti B>1%.
Infine, l'endometrio-coltura con antibiogramma (che viene effettuata in un secondo momento) è necessaria per pianificare una corretta terapia antibiotica che dovrà essere prescritta anche al partner.