La “cattiva” chirurgia estetica dà spettacolo

La “cattiva” chirurgia estetica dà spettacolo

Editato da: Veronica Renzi il 06/04/2023

Al giorno d’oggi è comune osservare gli effetti esagerati ed eccessivamente artificiali di una chirurgia plastica che si è ormai allontanata dai canoni estetici dell’armonia e del buon gusto. Ne parla il Prof. Antonio Ottaviani, esperto in Chirurgia Plastica a Roma

Cos’è la “cattiva” chirurgia estetica?

Negli ultimi anni, guardando la televisione, capita spesso di imbattersi in quello che può essere definito come il risultato della “cattiva” chirurgia estetica.

Le immagini di conduttori televisivi, showgirl, attori e altri personaggi famosi che appaiono trasformati in maniera artificiale ed esagerata sono diventate ormai frequentissime: oggi più che mai è importante ridare il giusto peso e valore alla “buona” chirurgia estetica.

Volti ormai irriconoscibili, personaggi maschili trasfigurati in inquietanti “Ken umani”, famose cantanti che non articolano le parole per colpa di labbra troppo turgide e lineamenti eccessivamente “stirati”: ecco solo qualche esempio dei risultati di un tipo di chirurgia plastica che rispetta ben poco i suoi reali princìpi ispiratori.

Quali ne sono le cause?

Le cause di questi risultati “mostruosi” sono molto spesso da ricercare nei chirurghi stessi, che assecondano le richieste irrealistiche dei pazienti. Questi ultimi sono spesso portati a guardarsi in maniera distorta e hanno aspettative irreali.

Pensiamo a come la trasformazione innaturale di certi personaggi pubblici, in particolare in seguito a lifting del viso mal eseguiti, diventino spesso icone di cattivo gusto. Il grande pubblico, bombardato da queste immagini, viene spinto a imitare ciecamente questi risultati, che paradossalmente vengono percepiti come quelli “corretti” da ottenere tramite la chirurgia plastica.

Cosa aspettarsi dalla “buona” chirurgia estetica?

Per fortuna le cose non stanno così: l’obiettivo della “buona” chirurgia estetica non è di stravolgere i connotati del paziente, bensì di correggerne i difetti ed eliminare gli inestetismi del viso o del corpo.

I risultati di un intervento di chirurgia plastica corretto dovrebbero risultare naturali e assolutamente non evidenti. L’aspetto deve risultare migliorato nel complesso e permettere ai pazienti di affrontare con maggiore serenità il passare del tempo, ma senza snaturare le fattezze e i lineamenti che rendono ciascuno di loro unico.

Verso un ideale di bellezza più equilibrato

È piuttosto frequente per noi chirurghi estetici di parlare con pazienti che richiedono modifiche del viso e del corpo innaturali; in tal caso, il nostro ruolo è quello di reindirizzare queste richieste verso un ideale di bellezza più equilibrato. Per esempio, se una paziente desidera aumentare il seno in modo sproporzionato rispetto al suo fisico, il medico ha il compito di consigliare una scelta esteticamente più armonica.

Alcuni miei pazienti desiderosi di ringiovanire il volto, al contrario, arrivano alla mia clinica spaventati all’idea di ottenere esiti simili a quelli che vedono su alcuni personaggi dello spettacolo. In questo caso li posso rassicurare che, come chirurgo estetico, il mio fine è di seguire canoni di bellezza universalmente riconosciuti, attenuando la perdita di tono della pelle ma rispettando le caratteristiche somatiche del paziente.

Ridiamo valore alla bellezza armonica

Le mie parole non vogliono sembrare una campagna contro la chirurgia estetica, anzi: al contrario, vogliono chiarire al pubblico quale sia il vero significato di questa disciplina chirurgica, che ultimamente agli occhi della maggioranza degli utenti sembra coincidere con stravolgimenti fisici ed eccessi estetici. Mi auguro, infine, che la chirurgia plastica diventi nuovamente un mezzo al servizio dei pazienti per raggiungere una bellezza armonica, rispettando e accettando la loro unicità come persone.

Chirurgia Plastica, Estetica e Ricostruttiva a Roma