Noduli tiroidei: bisogna sempre ricorrere alla chirurgia?

Noduli tiroidei: bisogna sempre ricorrere alla chirurgia?

Editato da: Marta Buonomano il 06/05/2021

La nostra esperta in Endocrinologia a Firenze, la Dott.ssa Cristina Ladu, ci spiega come riconoscere e affrontare uno o più noduli tiroidei

Che cosa s’intende per noduli tiroidei?

Si tratta di ingrossamenti ben circoscritti e delimitati di una o più parti della tiroide; possono infatti essere lesioni singole o multiple. La frequenza dei noduli tiroidei è molto elevata, basti pensare che noduli rilevabili ecograficamente sono presenti in circa il 60% della popolazione generale, il 4-5% dei soggetti presenta noduli apprezzabili con la semplice palpazione del collo. Insorgono con maggiore frequenza nelle donne, nelle aree a carenza iodica e nei soggetti che sono stati esposti a radiazioni ionizzanti, la loro incidenza aumenta inoltre con l'età. Nell'ambito di una condizione così comune le forme maligne rappresentano fortunatamente una piccola minoranza (circa il 5% dei noduli).

Noduli tiroidei: quando bisogna richiedere una visita?

donna che si tocca il colloLa maggior parte dei noduli non causa alcun disturbo e viene scoperto incidentalmente durante una visita medica o in corso di accertamenti ecografici o radiologici eseguiti per altri motivi. Meno frequentemente i pazienti si rivolgono al medico per disturbi locali come la difficoltà ad inghiottire, la sensazione di corpo estraneo in gola, il fastidio nella regione anteriore del collo, la raucedine.

Cosa fare in presenza di uno o più noduli della tiroide?

Pur trattandosi nella maggior parte dei casi di lesioni indolenti e, che non necessitano di alcun trattamento, è in ogni caso indispensabile una gestione appropriata degli individui portatori di noduli tiroidei.

Con semplici esami come la visita medica, la valutazione del profilo ormonale, l'esame ecografico e, in casi selezionati, la scintigrafia tiroidea, è possibile definire le caratteristiche dei noduli. L'esame dirimente è l'ecografia del collo che attraverso lo studio delle caratteriste del nodulo consente di fare una “stratificazione del rischio” e di selezionare le lesioni da analizzare attraverso l'ago-aspirato con ago sottile (FNAC). L'esame citologico ottenuto con l'agoaspirato permetterà di distinguere, in modo quasi certo, la natura del nodulo.

Bisogna sempre ricorrere alla chirurgia?

Utilizzando un approccio accurato, solo una ridotta percentuale di casi verrà indirizzato alla chirurgia. La grande maggioranza dei noduli rimarrà asintomatica e non aumenterà, almeno in maniera significativa, di dimensioni senza indicazione pertanto ad alcuna terapia.

L'indicazione al trattamento chirurgico, oltre ai casi di sospetta malignità, riguarda i noduli singoli o multipli di importanti dimensioni, spesso accompagnati da disturbi di tipo compressivo, o quelli con crescita progressiva.

Endocrinologia e Malattie del metabolismo a Firenze