Protesi del ginocchio: quando è necessaria?

Protesi del ginocchio: quando è necessaria?

Editato da: Antonietta Rizzotti il 31/03/2020

La protesi di ginocchio è uno degli interventi più comuni in chirurgia ortopedica. Negli Stati Uniti si impiantano circa 700.000 all’anno, e si stima che entro il 2030 si arrivi ad oltre i 3 milioni di impianti all’anno. Ne parla il Prof. Cosimo Tudisco, esperto in Ortopedia e Traumatologia a Roma

Quando è indicata una protesi al ginocchio?

L’indicazione principale a questo intervento è la degenerazione artrosica del ginocchio. I pazienti presentano spesso deviazioni assiali ginocchio(ginocchio varo e ginocchio valgo) con sintomatologia dolorosa e limitazione articolare del ginocchio. L’artrosi è generalmente primaria, ma può essere anche conseguenza di traumi acuti del ginocchio, quali fratture articolari, lesioni cartilaginee o esiti di meniscectomie, o conseguenza di malattie metaboliche o reumatologiche.

Per giungere ad una corretta diagnosi bisogna valutare la sintomatologia dolorosa del paziente, l’allineamento dell’articolazione, l’articolarità, le eventuali deformità, la possibile zoppia alla deambulazione.

La diagnosi deve essere quindi confermata dagli esami radiografici di entrambe le ginocchia sotto carico nelle due proiezioni standard per valutare l’allineamento funzionale delle articolazioni. Per il bilancio dei tessuti molli, può essere utile un esame RM delle ginocchia.

Nei casi di deformità più lievi e meno sintomatiche il trattamento è incruento mediante un corretto programma di fisioterapia, eventualmente coadiuvato da cicli di infiltrazioni endoarticolari.

Nei casi più avanzati di artrosi del ginocchio, il trattamento è chirurgico e consiste nella sostituzione protesica dell’articolazione. L’intervento consiste nel rimuovere la parte distale del femore e prossimale della tibia, e sostituirle con rivestimenti metallici, generalmente di titanio, con uno strato interposto di polietilene.

Quali sono i vantaggi delle moderne tecniche chirurgiche?

Con le attuali tecniche anestesiologiche e chirurgiche, il dolore post-operatorio è molto ridotto rispetto a 10-15 anni fa, e il paziente comincia la riabilitazione già il giorno dopo l’intervento. La ripresa è graduale. Il paziente inizia la deambulazione già dopo 4-5 giorni, e, con un giusto programma di riabilitazione funzionale, a distanza di 30/40 giorni può deambulare senza ausili.

Con i materiali e le tecniche che si usano ad oggi, le protesi hanno una sopravvivenza nella maggior parte dei casi di più di 20 anni.   

Ortopedia e Traumatologia a Roma