Tumore ai polmoni: la parola al Chirurgo Toracico

Tumore ai polmoni: la parola al Chirurgo Toracico

Editato da: il 13/04/2024

Come si opera il tumore ai polmoni? Si può diagnosticare precocemente? Risponde il Dott. Lorenzo Rosso, esperto in Chirurgia Toracica a Milano

Tumore ai polmoni: diffusione

Il tumore polmonare è uno dei tumori più diffusi nel mondo occidentale, ed è la principale causa di morte per tumore nel sesso maschile. Ogni anno ci sono circa 1.300.000 nuovi casi di tumore ai polmoni, con una mortalità di circa 1.180.000 casi all’anno. Attualmente nel mondo l’incidenza nel sesso maschile sta diminuendo, ma sta aumentando nel sesso femminile, con un incremento del 2% e una mortalità che aumenta dell’1% ogni anno.

Tumore ai polmoni: i sintomi

Il tumore al polmone può essere caratterizzato da una sintomatologia molto ridotta. Alle volte, infatti, viene diagnosticato per caso, quando il paziente fa una lastra per altri motivi. In altri casi, i sintomi possono essere legati ad una patologia respiratoria preesistente, come la bronchite cronica. I sintomi, quindi, sono affaticamento con lo sforzo, tosse grassa e affanno.

Tumore polmonare: esiste uno screening?

Per il tumore polmonare, purtroppo, non esiste ancora un esame di screening, quindi un esame che, fatto su larga scala tra la popolazione che presenta fattori di rischio, sia in grado di anticipare la malattia.

Come per tutti i tumori, la tempestività con la quale si effettua la diagnosi impatta in maniera importante la cura del cancro ai polmoni.

Tumore ai polmoni: come si cura?

Il tumore polmonare si deve operare in maniera radicale, praticando un’asportazione della malattia con dei margini puliti.

La lobectomia è l’intervento standard nella cura del cancro ai polmoni. Questa avviene asportando parte del polmone interessato o, quando non è possibile praticare una resezione più limitata, dell’intero polmone. Viene anche praticata una linfoadenectomia, l’asportazione dei linfonodi, per evitare metastasi.

La tecnica VATS

Da circa dieci anni, la chirurgia mininvasiva è adottata anche nel trattamento del tumore del polmone, con la tecnica VATS (Chirurgia Toracica Video-Assistita).

La VATS permette di non divaricare le coste, di non praticare un taglio e di non operare con le mani nel torace. Tutto ciò è possibile grazie all’utilizzo di una telecamera ad alta definizione: si opera, infatti, guardando in un monitor.

Gli strumenti e la telecamera vengono introdotti attraverso un unico accesso (una piccola incisione di 3 cm), o attraverso 1-2 accessi secondari. In base al numero di accessi praticati, si parla di tecnica toracoscopica uniportale, biportale o triportale.

I vantaggi sono un decorso post-operatorio più rapido per il paziente e una minore esposizione dei tessuti all’ambiente esterno, il che consente un minore impatto sul sistema immunitario.

 

Editor Karin Mosca

Chirurgia Toracica a Milano