Tumore allo stomaco: ecco come riconoscerlo e prevenirlo

Tumore allo stomaco: ecco come riconoscerlo e prevenirlo

Editato da: Antonietta Rizzotti il 23/02/2023

La causa principale del tumore allo stomaco è data da una crescente ed incontrollata massa di cellule all’interno dell’organo. Il nostro esperto in Chirurgia Generale ci parla di diagnosi

Tumore allo stomaco: i fattori di rischio

Donna con dolore allo stomaco

I fattori di rischio del tumore gastrico possono essere di diverso tipo:

  1. Fattori ambientali: dieta con scarsa assunzione di antiossidanti (es. Vitamina C); cibi speziati, salati e affumicati; cibi e bevande calde; cibi ricchi di nitriti;
  2. Fattori genetici: instabilità genetica; gruppo sanguigno A; rischio aumentato nei familiari;
  3. Condizioni di rischio: anemia perniciosa; infezione da Helicobacter Pylori; stomaco che ha già subito una resezione;
  4. Lesioni a rischio: gastrite cronica atrofica; polipi adenomatosi; metaplasia intestinale, malattia di Ménétrier (gastrite ipertrofica gigante).

I sintomi del tumore allo stomaco

I sintomi principali del tumore gastrico sono la perdita di peso, l’anoressia e l’astenia (mancanza di energia e mancanza di forze fisiche). Altri sintomi possono la disfagia (disturbi nella deglutizione) e il vomito.

Tra i sintomi secondari rientrano, invece, dolore addominale, nausea, melena (feci scure dovute alla digestione di sangue), sazietà precoce e dolore ulcerativo.

La diagnosi del tumore allo stomaco

La diagnosi del tumore allo stomaco è spesso difficile negli stadi iniziali, in quanto la malattia da pochi sintomi; è solo in fase avanzata che la malattia dà sintomi più evidenti. Per questo motivo, è importante che i soggetti a rischio tengano alta l’attenzione, proprio per evitare ritardi diagnostici.

Ci sono degli aspetti clinici che aiutano il medico a capire che la lesione è in uno stadio avanzato: anemia, massa addominale palpabile, segno di Troisier (linfonodo sovraclaveare palpabile), epatomegalia, ittero, ascite (raccolta di liquido sieroso nella cavità peritoneale) e cachessia (deperimento generale).

La diagnosi viene effettuata per via endoscopica e bioptica e, purtroppo, non esistono markers sierici specifici. La TAC è indispensabile per valutare la diffusione della neoplasia e la presenza di metastasi.

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