Black Friday: non ne risente solo il portafoglio!

Ragazza con compere fatte al Black Friday

È ormai arrivato il venerdì più nero dell’anno e, in insieme al “bombardamento” di offerte e promozioni aumentano anche gli stati d’ansia. Può essere un cappotto, un cellulare o una decorazione per la casa: riuscire a trovare lo sconto perfetto durante il Black Friday resta una sfida logorante sia a livello fisico che mentale. Ecco 3 buone ragioni per cui, almeno i più deboli di cuore, dovrebbero evitare la caccia alla migliore offerta!

Momenti di tachicardia

Nella settimana del Black Friday, ogni momento è caratterizzato dall’ansia e il nervosismo: è una corsa all’ultimo click per riuscire a ottenere un cappotto della giusta misura, aggiornando freneticamente l’home page dei siti con la paura che “crashino” proprio nel momento in cui stiamo per aggiudicarci i cuscini dei nostri sogni. La tachicardia data da questa situazione, se prolungata, può affaticare il cuore e dare luogo a:

  • Palpitazioni
  • Difficoltà a respirare (dispnea)
  • Dolore toracico
  • Vertigini
  • Perdita di coscienza transitoria (sincope)

Black Friday e ore di sonno perse

Molto spesso le migliori promozioni vengono fatte di notte, oppure (per avere priorità in alcuni siti) è necessario collegarsi in determinati orari o restare connessi per un periodo di tempo. A causa di questi particolari “requisiti”, siamo “costretti” a perdere delle preziose ore di sonno e a risentirne è la nostra salute. I possibili effetti collaterali a breve termine sono una riduzione della concentrazione con il conseguente aumento del rischio di incidenti, mentre alla lunga (contando che il Black Friday dura solo un giorno, ma che durante l’anno ci sono anche il Single Day, il Cyber Monday, ecc.) dormire poco può portare a ictus, infarti e arresti cardiaci.

Tako-tsubo: la sindrome del cuore spezzato

Veder scomparire davanti ai propri occhi l’occasione di poter comprare un oggetto normalmente inaccessibile ad un prezzo enormemente scontato può essere un duro colpo. Evidenze scientifiche confermano che le brutte notizie o le grandi delusioni possono causare la sindrome del cuore spezzato (Tako-tsubo), vale a dire una cardiomiopatia da stress. Questo attacco viene a volte definito un infarto simulato proprio perché presenta gli stessi sintomi (dolore al petto e respiro corto) senza però riscontrare la presenza di occlusioni coronariche che impediscono al sangue di arrivare al cuore.

Black Friday e problemi di cuore: cosa ne pensa l’esperto?

Secondo il nostro esperto in Cardiologia a Bologna, il Dott. Maurizio Baroni, lo stress (sia acuto che cronico) può provocare un danno al cuore. Questa condizione attiverebbe infatti il nostro sistema simpatico, determinando la produzione di adrenalina e l’incremento della pressione nelle arterie e della frequenza del battito cardiaco. Un aumento eccessivo di adrenalina dovuto ad una situazione di stress acuto può a sua volta provocare un infarto miocardico, anche se le coronarie sono sane.

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