Educazione sessuale
Che cos’è l’educazione sessuale?
Il termine “educazione sessuale” sta ad indicare una procedura che viene attuata per aumentare la consapevolezza in adolescenti e adulti della propria anatomia e sessualità, in particolare della fisiologia dell’apparato genitale e dei cambiamenti che avvengono durante la pubertà.
Mediante l’educazione sessuale viene anche esaminato l’aspetto psicologico che la maturazione sessuale ha nell’individuo.
I primi “canali” di trasmissione dell’educazione sessuale sono i genitori, seguiti dagli insegnati e dai vari educatori (religiosi, sportivi, ecc.).
Perché si esegue?
L’educazione sessuale, in bambini ed adulti è estremamente importante.
Essere consapevoli del proprio corpo e dei meccanismi che si celano dietro un rapporto sessuale consente a giovani e adulti di vivere in modo più sereno la propria sessualità e di adottare tutte le misure preventive necessarie (es. profilattici) per evitare di contrarre malattie sessualmente trasmissibili come la sifilide, la cui incidenza è aumentata drasticamente negli ultimi anni, o l’HIV.
In cosa consiste?
Il tipo di educazione sessuale da trasmettere varia a seconda dell’età:
- Sessualità infantile: nonostante si pensi che la sessualità inizi ad emergere nel periodo della pubertà, questa è presente anche nei bambini. I piccoli iniziano infatti a notare già dall’infanzia le differenze tra maschi e femmine. È necessario spiegare ai propri figli cosa si può e non si può fare in pubblico e stabilire dei limiti riguardo al contatto fisico con i genitori ed i loro amici;
- L'età dei perché: i bambini passano sempre attraverso una tappa caratterizzata dall’estrema curiosità e questo può includere anche delle domande imbarazzanti. È importante rispondere sempre alle loro domande senza essere frettolosi e senza fargli pensare che l’argomento sia un tabù. È consigliato creare un clima tranquillo, in modo che il bambino si senta libero di esprimere i propri dubbi e, se necessario, un genitore può chiedere consiglio ad un esperto su cosa rispondere in modo da non farsi trovare impreparato;
- Scuola elementare: è consigliato approfondire durante la scuola elementare il tema della procreazione sia da parte degli insegnanti che dei genitori, spiegando le differenze tra maschio e femmina, lo sviluppo a cui andrà incontro il bambino (pubertà), cos’è e perché si ha un rapporto sessuale;
- Scuola media: con l’arrivo della pubertà iniziano a manifestarsi le prime pulsioni sessuali. Un genitore deve essere in grado di seguire il bambino in questa trasformazione e spiegargli in cosa consiste e cosa comporta, che il sesso non serve sono per avere un bambino ma anche per esprimere sentimenti ed emozioni;
- Adolescenza e prime esperienze sessuali: quando un giovane sta per vivere la sua prima esperienza sessuale, è importante che non lo faccia impreparato. Questo è il momento in cui gli deve essere spiegata l’importanza del sesso sicuro e la pericolosità delle malattie sessualmente trasmissibili, informandolo di tutti i possibili metodi contraccettivi. Un problema ricorrente è che a questa età i giovani iniziano a non ascoltare i genitori e, in questo caso, piuttosto che imporsi o cercare di impartire lezioni, è più utile provare a farli parlare dei loro dubbi e opinioni in modo da non farli sentire direttamente attaccati;
- Età adulta: la sessualità è un percorso che ci accompagna fino all’età adulta e che si evolve con l’esperienza. Non è infatti inusuale porsi domande su come far provare più piacere al proprio partner. Esistono per questo motivo dei video di educazione sessuale in grado di arricchire la propria conoscenza ed imparare a sfruttare tutte le potenzialità del proprio corpo.