Visita ginecologica
Che cos’è una visita ginecologica?
Con la visita ginecologica si valuta lo stato di salute dell’apparato genitale femminile nel suo complesso. Durante la visita si esegue un controllo tanto dei genitali interni ed esterni, quanto del seno per valutare la presenza di problemi o vere e proprie patologie.
In cosa consiste?
Questa è una visita medica come tutte le altre, ma con una maggior attenzione per mettere a proprio agio la paziente. Ovviamente, dopo aver raccolto la storia clinica della paziente su eventuali malattie ed allergie, abitudini alimentari e igienico-sanitarie, se fuma o beve alcolici e su eventuali patologie intercorse, si completa con la storia ginecologica: la prima mestruazione, eventuali disturbi e la storia familiare con eventuali casi di tumori alla mammella, all'ovaio o al colon, ma anche predisposizioni a malattie cardiovascolari, casi di ictus o trombosi in famiglia, informazioni importanti per valutare insieme la richiesta di eventuale contraccezione. Per effettuare una visita ginecologica, la paziente viene fatta accomodare sul lettino con le gambe divaricate. Lo specialista provvederà dunque a controllare lo stato della vulva e della vagina. Si valuteranno inoltre le caratteristiche dell’utero e delle ovaie sia con un esame obiettivo che con un’ecografia transvaginale.
A completamento della stessa, nel corso della visita viene spesso eseguito anche il Pap Test, se ne ricorrono le condizioni di esecuzione, al fine di ottenere un’analisi più approfondita e completa per escludere la presenza di cellule pre-tumorali del collo dell’utero e/o alterazioni flogistiche. L’ultima parte della visita consiste nel controllo delle mammelle (visita senologica), per individuare possibili nodularità o secrezione lattiginosa dai capezzoli (galattorrea). Lo specialista insegnerà anche alla paziente come ripetere la procedura a casa periodicamente. L’intero processo non dura generalmente più di 20-30 minuti.
Perché si esegue?
La visita ginecologica si esegue per controllare lo stato di salute dell’apparato genitale femminile e riscontrare possibili infezioni o patologie. La prima visita dovrebbe avere luogo in seguito all’arrivo del primo ciclo mestruale o comunque non più tardi del primo rapporto sessuale anche in assenza di alcun disturbo. È consigliabile sottoporsi ad una visita quanto più rapidamente possibile in caso di prurito, bruciore o perdite vaginali anomale (per evitare i frequenti casi di cronicizzazione di infezioni vaginali ed eventuale diffusione delle stesse ai partners attraverso rapporti sessuali non protetti), così come quando vi siano mestruazioni particolarmente irregolari (indice di possibile infertilità) o formazione di cisti al seno. Quando non siano presenti problemi è comunque utile sottoporsi ad un controllo almeno una volta ogni 2-3 anni; frequenza che si modifica in caso di positiva presenza, nell’anamnesi familiare, di una patologia ginecologica (quali casi di tumori al seno o all’utero in famiglia). In tal caso la periodicità della visita va concordata con lo specialista.
Preparazione per visita ginecologica
Prima di sottoporsi ad una visita ginecologica non sono necessarie particolari norme di preparazione. L’unica indicazione utile è programmare la visita lontano dal ciclo mestruale e svuotare la vescica prima i sottoporsi all’esame per non avere fastidi durante lo stesso.
Cosa si prova durante l’esame ginecologico?
L’esame ginecologico non è doloroso. La sensazione che si prova durante l’indagine interna è simile a quella che si prova utilizzando un assorbente interno. Di particolare importanza al fine di rendere la procedura più semplice è cercare di rilassarsi, inspirando ed espirando profondamente ed incidere positivamente sul controllo di una eventuale situazione ansiogena associata. Per evitare dolore o trauma durante una visita ginecologica basta usare uno speculum di dimensioni adatte, essere estremamente delicati ed usare un gel lubrificante.
Significato di risultati anomali
Con il controllo clinico eseguito con la visita ginecologica completa, meglio se eseguita da un oncologo-ginecologo o da un endocrinologo-ginecologo, è possibile individuare alterazioni funzionali, correlate a squilibri endocrini, eventuali formazioni tumorali o altre patologie ginecologiche ed infezioni vaginali di varia natura, da semplici irritazioni ad infezioni virali e/o batteriche più importanti, al fine di stabilire la terapia più appropriata per la restituzione all’integrità naturale. In alcuni casi selezionati, potrebbe essere utile il completamento dello studio ginecologico con una indagine colposcopica.