Adolescenti in ansia ed ansia in adolescenza

Adolescenti in ansia ed ansia in adolescenza

Editato da: Antonietta Rizzotti il 22/02/2023

A chiunque è capitato, almeno una volta nella vita, di provare ansia. Se negli adulti il disturbo d’ansia si manifesta di solito in modo consapevole – chi soffre di ansia, spesso, sa bene di cosa si tratta! – al contrario, nell’adolescente, l’ansia può presentarsi come qualcosa di inaspettato, indesiderato ed indefinito. Ne parla la Prof.ssa Lucia Maulucci, esperta in Psichiatria a Roma

L’adolescenza è infatti quel periodo della vita in cui l’equilibrio interno, sotto la spinta dei cambiamenti fisici della pubertà, si modifica attraverso una “crisi evolutiva”. A quest’età può essere molto difficile entrare in contatto con sé stessi e riconoscere cosa accade dentro di sé.

Foto ragazza in bianco e nero

L’ansia in adolescenza, quindi, può certamente manifestarsi attraverso i “classici” sintomi psicofisici (sentimento di angoscia o di pericolo, paura, sudorazione, mal di stomaco, tachicardia ecc.) che, in alcuni casi, possono portare all’attacco di panico. Più spesso, però, il malessere può assumere caratteristiche più sfumate, manifestandosi in modo camuffato.

Quali sono le principali forme di ansia in età adolescenziale?

Le più comuni manifestazioni di ansia in adolescenza sono: 

  • Nervosismo e irritabilità: l’adolescente può sentirsi nervoso o arrabbiato senza motivo;
  • Disturbi del sonno: la difficoltà ad addormentarsi, il sonno interrotto o poco profondo o il risveglio precoce o, al contrario, l’ipersonnia, ovvero il bisogno di dormire più del necessario;
  • Provocatorietà: se non in grado di riconoscere e di comunicare cosa accade dentro di sé, l’adolescente può chiedere aiuto o manifestare il proprio disagio attraverso atteggiamenti provocatori che possono essere erroneamente interpretati come non rispetto delle regole;
  • Scoppi di rabbia: a volte ragazze o ragazzi, anche tranquilli o introversi, possono avere scoppi di rabbia o crisi di pianto senza nessuna ragione apparente;
  • Distraibilità, perdita di contatto con il mondo esterno: a volte, alcuni adolescenti sono talmente presi dal proprio malessere da apparire estremamente disorientati oppure distaccati dalla realtà. In questi casi l’impossibilità ad investire sulla scuola, sui legami umani, sulla propria progettualità, può portare il ragazzo o la ragazza ad evitare ogni contatto con il mondo esterno;
  • Evitamento. Si manifesta quando l’adolescente evita persone, luoghi, situazioni che, per motivi diversi, possono causare ansia o estremo malessere, come la scuola, i coetanei, i luoghi chiusi, i luoghi affollati;
  • Tendenza alla programmazione eccessiva e al controllo: l’adolescente può tentare di controllare l’ansia dentro di sé controllando ossessivamente orari, abitudini, tempi della propria vita e di quella degli altri;
  • Umore depresso, negatività, pessimismo, bassa autostima;
  • Sintomi fisici: spesso, l’ansia in adolescenza si manifesta prevalentemente attraverso il corpo. Mal di testa, mal di stomaco, mal di pancia, dolori al petto, diarrea, dolori muscolari, necessità di urinare frequentemente sono soltanto alcuni dei sintomi somatici più comuni.

È importante che i genitori non sottovalutino il problema e si rivolgano ad uno specialista, psichiatra dell’età evolutiva o neuropsichiatra infantile, meglio se psicoterapeuta, e accolgano il malessere del ragazzo, anche e soprattutto se non riconosciuto o comunicato dal ragazzo stesso, in maniera accogliente ed empatica.

Psichiatria a Roma