Che cos’è l’infertilità maschile e quanto è diffusa nella popolazione maschile?

Che cos’è l’infertilità maschile e quanto è diffusa nella popolazione maschile?

Editato da: Alice Cattelan il 02/11/2022

L’infertilità maschile è un’entità che negli ultimi anni sta diventando sempre più attuale. Se si pensa che fino agli anni 80 si considerava l’infertilità come una patologia solamente femminile, oggi si sa molto bene che riguarda anche il sesso maschile. In questo articolo il Prof. Gian Maria Busetto, specializzato in Urologia, ci parla della fertilità maschile e della sua diffusione

Cos’è l’infertilità maschile e qual è la sua diffusione nella popolazione?

Un recente studio condotto presso un’importante Università di Israele riporta che addirittura la fertilità maschile sta diminuendo di una percentuale dell’1,4% per anno. Questo ci fa ben capire quanto questo problema è oggi giorno una questione sociale, e lo sarà sempre di più.
Per una corretta definizione possiamo dire che l’infertilità è una patologia di coppia che nel 50% dei casi dipende dal fattore femminile e per il restante 50% dal fattore maschile (ci sono anche molti casi in cui i fattori sono contemporaneamente presenti). Sappiamo anche che oggi il 15% delle coppie soffre di infertilità, rendendo piuttosto difficile il raggiungimento di una gravidanza. L’Organizzazione Mondiale della Sanità definisce infertile quella coppia che dopo 1 anno di rapporti sessuali non protetti non riesce ad avere un figlio.

Tornando al fattore maschile è importantissimo studiare la fertilità dell’uomo per stabilire la sua capacità di fecondazione della cellula uovo femminile e quindi di concepimento.

Quali possono essere le cause?

Le cause possono essere molteplici e non sempre identificabili. Ad oggi, purtroppo, circa il 30% delle cause non sono vagliabili e rientrano in quelle che definiamo le cause idiopatiche (non conosciute). Il restante 70% dipende principalmente dal varicocele e dalle cause endocrine e genetiche.

Quali sono i possibili trattamenti?

I trattamenti sono fondamentalmente di due categorie. La prima categoria rientra nella terapia della causa che scatena l’infertilità. Se pensiamo ad esempio al varicocele, sarà importante la risoluzione chirurgica di quest’ultimo. La seconda categoria rientra, invece, in quelli che sono i trattamenti farmacologici empirici, atti a migliorare la spermatogenesi (produzione di spermatozoi) in generale. Tra questi gli integratori alimentari a base di sostanze anti-ossidanti e le terapie ormonali.

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