Come combattere i segni del tempo a seconda dell’età?

Come combattere i segni del tempo a seconda dell’età?

Editato da: Marta Buonomano il 17/06/2020

È un evento genetico e naturale: la nostra pelle invecchia e questo processo inizia a partire dai 25 anni. Il Dott. Carlo Enrico Urbani, esperto in Dermatologia a Milano, ci offre degli utili consigli per contrastare l’avanzare del tempo anno dopo anno

I tre strati della pelle

La pelle costituisce il 5% del nostro organismo, con una superficie di circa 2m² ed uno spessore variabile a seconda della zona. La nostra cute è composta da 3 strati:

  • Epidermide: strato più esterno costituito da tessuto epiteliale formato a sua volta da diversi strati cellulari. Quello più esterno, chiamato “strato corneo”, è rivestito da una pellicola idrolipidica che, oltre a fungere da barriera, garantisce l’elasticità della pelle. Nello strato più profondo (“strato basale”), invece, vengono create nuove cellule epidermiche;
  • Derma: tessuto che, grazie alla sua struttura fibrosa e alla presenza di un particolare tipo di cellula chiamata “fibroblasto”, sostiene la pelle conferendogli resistenza e stabilità;
  • Ipoderma: tessuto connettivo formato da cellule adipose, fibre di elastina e di collagene, che ha la funzione di proteggerci dal freddo ed immagazzinare energia.

Come invecchia la pelle?

ragazza che controlla il proprio viso di fronte ad uno specchioLa nostra cute può essere soggetta a due diversi tipi di invecchiamento:

  • Cronoinvecchiamento (intrinseco), che dipende dalla predisposizione genetica di ogni individuo;
  • Fotoinvecchiamento (estrinseco), che può essere influenzato da fattori esterni come inquinamento, alcol, fumo, raggi UV e stile di vita poco sano.

Perché vengono le rughe?

I cheratociti sono delle cellule che costituiscono circa l’80% dell’epidermide: una volta raggiunti i vent’anni, più precisamente tra i 20 e i 30, queste cellule iniziano a lavorare meno provocando un rallentamento del processo di “turn over” cellulare (che dura circa 28 giorni) e facendo assottigliare la pelle. Inoltre, l’epidermide non è l’unico strato a subire gli effetti dell’età: anche nel derma, con il passare degli anni, si riduce l’attività dei fibroblasti rendendo la pelle meno compatta e densa, dando origine alle prime rughe.

È possibile intervenire in qualche modo?

Per quanto riguarda il cronoinvecchiamento, purtroppo non è possibile attuare un’azione preventiva; possiamo però rallentarlo con delle procedure mirate a seconda delle differenti fasce d’età:

  • Fino ai 20 anni: ancora è presto per dei trattamenti antirughe, ma non bisogna sottovalutare la buona igiene quotidiana applicando, mattina e sera, una crema idratante possibilmente con un fattore di protezione ai raggi solari;
  • Dai 25 ai 30 anni: iniziano a mostrarsi i primi segni dell’età, le prime linee d’espressione soprattutto attorno agli occhi. Anche se individuare la prima ruga nel proprio viso può sembrare un dramma, è ancora presto per prendere provvedimenti. Anche in questo caso si consiglia, previa pulizia del viso per rimuovere le impurità, una buona crema idratante da applicare la mattina e la sera, senza necessità di prodotti specifici;
  • donna che si guarda le rughe allo specchioDai 30 ai 45 anni: in questa fascia d’età non è sufficiente la crema idratante. È il momento di ricorrere ad una crema antirughe per attenuare le linee d’espressione. Si raccomandano prodotti contenenti vitamina A per il ringiovanimento cellulare, vitamina C per neutralizzare i radicali liberi che sono alla base dell’invecchiamento della pelle e la vitamina E antiossidante. Utili sono anche gli alfa-idrossiacidi e il Q10. Se si è più vicini ai 30 che ai 40 anni, è sufficiente applicare la crema antirughe la mattina e una idratante la sera, se invece si è più vicini ai 40 si può usare il prodotto antirughe anche la sera;
  • Dai 45 ai 55 anni: questa è la fase dell’invecchiamento più delicata, in cui il processo accelera e diventa più visibile, le rughe si accentuano e diventa necessario combinare le creme fino ad ora utilizzate con trattamenti sistemici, come integratori alimentari a base di antiossidanti, in grado non solo di contrastare l’invecchiamento della pelle ma anche di prevenire alcune forme di tumore (es. melanoma). In merito ai trattamenti topici, invece, si possono ottenere buoni risultati anche con dei particolari farmaci antipertensivi che producono un effetto simile a quello della tossina botulinica e dei polifenoli (antiossidanti);
  • donna che si guarda le rughe allo specchioDopo i 55 anni: in questo periodo le rughe attorno agli occhi e alla bocca sono marcate e non si tratta più solo di linee di espressione, ma delle cosiddette “rughe gravitazionali”, create dalla forza di gravità che tende a far cadere verso il basso una pelle ormai meno elastica. Anche i danni del fotoinvecchiamento diventano evidenti. In questo momento, le creme da giorno e da notte, nonché gli integratori, non riescono più ad apportare i benefici sperati, nonostante restino una buona abitudine. Per riuscire a dare un po’ di elasticità e compattezza alla propria pelle dopo i 55 anni si raccomandano sedute di peeling, una procedura che stimola la produzione di elastina e collagene da parte dei fibroblasti. I risultati non sono immediati, ma certamente sono più che soddisfacenti!
Dermatologia a Milano