Ecografia multiparametrica nello studio delle anse intestinali
L’ecografia multiparametrica nello studio delle anse intestinali viene svolta con lo scopo di aggiungere più parametri possibili che possono portare a una diagnosi corretta
Esame ecografico
L’esame ecografico nello studio delle anse intestinali viene eseguito in particolare per la ricerca di alcune patologie infiammatorie, come:
- Malattia di Crohn
- Coliti infettive
- Coliti ischemiche
- Diverticoliti
- Appendiciti acute
- Ischemie intestinali
- Colonpatie da radiazioni
- Occlusioni
- Neoplasie
Come avviene l’ecografia multiparametrica?
Da anni ormai non si esegue più esclusivamente lo studio ecografico d’organo con la tecnica tradizionale (B-mode), ecco perché a questa tecnica, è stata aggiunto prima, il color-doppler, poi il power-doppler, fino ad arrivare ai parametri più recenti come la CEUS (ecografia con mezzo di contrasto), il 3D, lo SMI, l’elastosonografia, l’ecografia endocavitaria e l’ecografia perineale.
Quindi, al rilievo morfologico che viene effettuato con l’ecografia tradizionale (ispessimento di parete, anormalità della mucosa, ispessimento del mesentere e linfoadenopatie mesenteriche) si arriva a un primo riscontro della patologia.
Si passa poi alla ricerca delle possibili complicanze, tra cui:
Infine avviene lo studio del tratto interessato e del tessuto circostante, dei recessi peritoneali e degli organi addominali potenzialmente coinvolti, come ad esempio il fegato.
Si valutano in seguito i rilievi funzionali (assenza o aumento della peristalsi) e i rilievi vascolari (vascolarizzazione della parete con possibilità di fare diagnosi di ischemia, infiammazione, neovascolarizzaione).
Avviene poi l’esecuzione dell’elastosonografia (valutazione di rigidità della parete e possibile diagnosi differenziale tra flogosi e neoplasie) e della CEUS, in particolare quando bisogna fare una diagnosi differenziale tra stenosi infiammatoria e stenosi fibrotica.
Sicuramente la tecnica è forte nello studio dell’ileo (terminale) e del colon, meno forte nel duodeno e digiuno.
In conclusione, l’ecografia multiparametrica è la metodica consigliata per lo studio delle anse intestinali.