Eiaculazione precoce: quando si verifica e come si cura

Eiaculazione precoce: quando si verifica e come si cura

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Scritto da: La redazione di Top Doctors
Editato da: TOP DOCTORS® il 18/07/2022

L’eiaculazione precoce è causa di molti problemi per le persone che la soffrono: può arrivare a generare stress, ansia da prestazione e depressione. I migliori specialisti in Andrologia ci spiegano come riconoscerla e curarla.

 

L’eiaculazione precoce è un disturbo di difficile definizione. Attualmente esistono almeno quattro definizioni differenti con il seguente punto in comune: l’incapacità di controllare il momento dell’eiaculazione, eiaculare giusto prima o dopo la penetrazione vaginale e il conseguente stress/sensi di colpa posteriori l’atto.

Questa patologia è definita come una disfunzione sessuale maschile dove l’eiaculazione si produce sempre e comunque prima della penetrazione.

 

Diagnosi e terapia per la cura dell’eiaculazione precoce

Molto spesso è necessario un approccio multidisciplinare per scoprire la vera causa del problema. Lo specialista farà domande approfondite e mirate sulla vita sessuale del paziente, lo stato di salute etc. L'eiaculazione precoce è dovuta ad una serie di fattori perlopiù emotivi come: stress, ansia, stanchezza e fisico-organici (alcolismo, frenulo corto, prostatite, uretrite, vescicolite, disfunzione erettile ecc.). I rimedi per l’eiaculazione precoce variano a seconda di ogni persona ma generalmente possiamo consigliare: Integrare la dieta con un supplemento di zinco, utile contro lo stress, Praticare costantemente sport per avere una maggiore consapevolezza del proprio corpo, discutere e capire la situazione insieme al proprio partner, ritagliarsi uno spazio per sè stessi durante la giornata per scacciare via ansia, stress e preoccupazioni.

 

Soluzioni possibili al problema di eiaculazione precoce

Il trattamento per l’eiaculazione precoce comprende diverse terapie: farmacologica, sessuologica, psicoterapica. Prima di tutto, si procede ad una valutazione psicologica. Poi passerà all’assunzione di anestetici locali nel glande per diminuire la sensibilità dell’organo e farmaci inibitori in grado di favorire la circolazione della serotonina.

Attualmente, il trattamento farmacologico è il più efficace.

 

 

Articolo redatto con la collaborazione del dottor García Navas, Andrologo

 

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