Fratture vertebrali: ecco a cosa serve la Vertebroplastica!

Fratture vertebrali: ecco a cosa serve la Vertebroplastica!

Editato da: Sharon Campolongo il 30/09/2022

I pazienti che presentano fratture vertebrali dolorose possono ricorrere alla cosiddetta Vertebroplastica percutanea, ossia un intervento chirurgico mininvasivo. Approfondiamo questo tema nel seguente articolo

In cosa consiste la Vertebroplastica percutanea?

La Vertebroplastica è una procedura che consente la riparazione delle fratture vertebrali con l’impiego di un “cemento” biologico che consolida la vertebra fratturata.

Viene eseguito in Radiologia Interventistica sotto guida fluoroscopica, con impiego di materiali scarsamente invasivi ed in anestesia locale.

Quando viene realizzata una Vertebroplastica?

La Vertebroplastica si esegue nelle fratture amieliche dei corpi vertebrali, ossia nelle fratture che interessano il corpo vertebrale, ma non gli archi neurali (apofisi trasverse, lamine, apofisi spinose), e che non presentano caratteristiche della frattura tali da determinare fenomeni compressivi nei confronti del midollo (frammenti all’interno del canale vertebrale, significativa sporgenza del muro posteriore della vertebra).

È particolarmente indicato nelle fratture da schiacciamento, sia traumatiche che da crollo osteoporotico.

immagine della colonna vertebrale

Quali sono i vantaggi e gli svantaggi di tale trattamento?

La Vertebroplastica consente di evitare il trattamento conservativo delle fratture da schiacciamento vertebrali, che comporterebbe l’impiego di supporti ortopedici (busti rigidi appositi) per un tempo prolungato, con conseguente difficoltà di movimento, respiratorie, di svolgimento delle normali attività e con sintomatologia dolorosa severa e protratta.

La procedura si svolge in anestesia locale superficiale e profonda, e non risulta particolarmente dolorosa per il paziente.

I margini di rischio dipendono esclusivamente dall’esperienza del Radiologi Interventista, in quanto la procedura correttamente eseguita è priva di effetti collaterali sfavorevoli.

I benefici per il paziente sono praticamente immediati per quanto riguarda la scomparsa o significativa attenuazione del dolore, consentendo il rapido ripristino delle normali attività.

Inoltre, la ricostruzione vertebrale evita la prosecuzione della deformazione vertebrale e di conseguenza la creazione di curve patologiche o la trasformazione della frattura in frattura mielica (compressiva nei confronti delle strutture endocanalari).

A che tipo di preparazione deve sottoporsi il Paziente prima di realizzare una Vertebroplastica?

Dev’essere condotto un inquadramento diagnostico rigoroso, con effettuazione di esame TC o almeno RX ed esame di Risonanza Magnetica, in modo da poter verificare:

  • Le caratteristiche della frattura
  • La modificazione morfometrica del corpo vertebrale
  • La presenza di componente edemigena-emorragica nel corpo vertebrale

Non è mai corretto trattare fratture non recenti e stabilizzate. È necessario avere i parametri ematochimici del paziente relativi alle sue caratteristiche di coagulazione e verificare l’esistenza di altre patologie maggiori.

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