Ictus: cause, sintomi e conseguenze
L’ictus è un danno cerebrale che si verifica quando l’afflusso di sangue diretto al cervello si interrompe improvvisamente per la chiusura o la rottura di un’arteria. Le conseguenze possono essere limitate, specialmente nei casi in cui si riescono a riconoscere i sintomi. L’esperto in chirurgia vascolare di TopDoctors spiega a cosa è dovuto questo disturbo cerebrale
Quali sono le cause di un ictus?
Un ictus o ‘incidente vascolare cerebrale’ può essere causato dalla mancanza di circolazione del sangue (ictus ischemico) o dalla rottura di vasi cerebrali (ictus emorragico). Il primo è causato, principalmente, dall’embolia cerebrale o da trombosi delle arterie cerebrali mentre l’emorragia cerebrale, ovvero la rottura dei vasi cerebrali, è dovuta alla rottura di un aneurisma o ad una malformazione.
Quali sintomi o fastidi genera un ictus?
I sintomi dell’embolia sono l’incapacità di movimento o il formicolio delle estremità del corpo (braccio e gamba destra, per esempio), la difficoltà a parlare o la perdita di coscienza. Il sintomo più comune dell'emorragia cerebrale, invece, è il persistente mal di testa, accompagnato da nausea e vomito.
Quali sono le conseguenze dell’ictus?
Fortunatamente, non tutte le tipologie di ictus comportano gravi conseguenze. Vi sono gli attacchi ischemici transitori che, appunto, sono transitori e non particolarmente allarmanti. Nei casi in cui si verifica un danno cerebrale vascolare, l’area del cervello interessata è maggiore a causa dell’effetto infiammatorio che amplifica i sintomi; tuttavia, una volta trattata l’infiammazione, solo la zona originaria è quella che può generare problemi. In ogni caso, in presenza di particolari sintomi o di parenti che hanno riscontrati disturbi legati all’ictus, è consigliabile consultare il medico per approfondire possibili cause latenti.
Articolo redatto in collaborazione del Dr. Vicente Riambau, specialista in Angiologia