Insufficienza respiratoria: hai mai sentito parlare di ipossia e ipercapnia?

Insufficienza respiratoria: hai mai sentito parlare di ipossia e ipercapnia?

Editato da: Marta Buonomano il 04/05/2020

Che cosa sono l’ipossia e l’ipercapnia e per quale motivo sono legate all’insufficienza respiratoria? Risponde il nostro esperto in Pneumologia a Bari, il Dott. Pietro Visaggi

Che cos’è l’insufficienza respiratoria?

L’insufficienza respiratoria è una turba della respirazione cellulare caratterizzata dall’incapacità del sistema respiratorio di mantenere i normali scambi gassosi, per deterioramento di uno o più meccanismi polmonari o extrapolmonari, che consentono la normalità dei processi di ossido-riduzione tissutale.            

Perché la diagnosi di insufficienza respiratoria non è clinica?

Per poter formulare la diagnosi di insufficienza respiratoria è sempre necessario mirare la pressione parziale dei gas nel sangue arterioso. Questo esame, conosciuto come “emogasanalisi arteriosa”, consente di misurare non solo la pressione parziale dell’ossigeno (PaO2), ma anche dell’anidride carbonica (PaCO2), il pH e fornisce allo specialista dati importanti sulla gravità delle malattie respiratorie. Non è necessario eseguire l’emogasanalisi su tutti i pazienti, ma è fondamentale soprattutto in caso di emergenza. In caso di esacerbazioni acute medio-moderate, il primo sintomo rilevabile è un calo anormale dell’ossigeno contenuto nel sangue (con o senza ipocapnia, ossia una ridotta concentrazione di CO2).

Tipi di insufficienza respiratoria

Questa patologia può essere classificata a seconda della modalità o della rapidità di comparsa. Nel primo caso, è possibile distinguere due forme di insufficienza respiratoria:

  • Latente (assente a riposo ed evidenziata dallo sforzo);
  • Manifesta (presente anche a riposo).

Nel secondo caso, invece, l’insufficienza respiratoria si suddivide in:

  • Acuta: questa forma insorge rapidamente e spesso presenta quadri di grave entità e può essere ipossiemica o ipossiemica ed ipercapnica;
  • Cronica: insorge lentamente e anch’essa può essere ipossiemica o ipossiemica ed ipercapnica;
  • Cronica riacutizzata.

Ipossiemia ed ipossia: cosa sono e come si manifestano?

L’ipossiemia è una condizione caratterizzata da una riduzione dell’ossigeno contenuto nel sangue, spesso (ma non sempre) associata ad una riduzione della quantità di ossigeno nei tessuti (ipossia). I sintomi delle ipossie variano a seconda del loro stadio:

  • I stadio: tachicardia, polipnea con tachipnea, cianosi moderata, lieve ipertensione arteriosa, alterazioni della capacità di giudizio, euforia o cattivo umore;
  • II stadio: polipnea irregolare, tachicardia, cianosi, perdita di coscienza improvvisa, coma areflessico;
  • III stadio: cianosi intensa, apnea seguita da bradicardia, collasso vascolare seguito da shock, eventuali crisi convulsive;
  • IV stadio: midriasi completa, gasping, arresto cardiaco.

Ipercapnia: come si manifesta e cosa provoca?

L’ipercapnia, al differenza dell’ipossiemia, è caratterizzata da un’eccessiva presenza di anidride carbonica nel sangue e si presenta generalmente con:

  • Disturbi della coscienza (comprensione, orientamento, percezione, attenzione, vigilanza)
  • Encefalopatia ipercapnica
  • Disturbi motori (es. tremore)
  • Coma

I sintomi di questa condizione in forma acuta sono difficilmente tollerati da chi ne soffre, soprattutto rispetto a quelli di un’ipercapnia cronica. Una brusca ipercapnia può causare:

  • Vasodilatazione cerebrale e aumento pressorio del liquido cefalorachidiano (LCR);
  • Disturbi della personalità, cefalea, stato confusionale e narcosi;
  • Acidemia (incremento della concentrazione di idrogeno nel sangue) che porta a vasocostrizione arteriolare polmonare, vasodilatazione sistemica, ipotensione, ipercaliemia, riduzione della contrattilità miocardica ed irritabilità cardiaca (talvolta con aritmie potenzialmente fatali).
Pneumologia e Malattie Respiratorie a Bari