Le terapie per trattare l’incontinenza femminile

Le terapie per trattare l’incontinenza femminile

Editato da: Marta Buonomano il 17/10/2023

L’incontinenza urinaria femminile è una condizione che può essere curata: ce ne parla il nostro esperto in Urologia

Che cos’è l’incontinenza e come si classifica?

Con il termine incontinenza si indica la perdita involontaria di urina. Esistono diversi tipi di incontinenza, che vengono così classificate:

  • donna con incontinenzaIncontinenza da sforzo: la perdita di urina avviene quando la vescica subisce una pressione esercitata ad esempio da un colpo di tosse, uno starnuto o il sollevamento di un peso. Nella donna può insorgere a causa di gravidanze con parti laboriosi, dell’obesità e da alcuni farmaci i cui effetti collaterali hanno determinato un’atrofia del tessuto;
  • Vescica iperattiva: la paziente prova una sensazione urgente di minzione causata dalle contrazioni spontanee e provocate dal riempimento della vescica del muscolo detrusore. Le cause possono essere idiopatiche o essere una conseguenza di disfunzioni del sistema nervoso;
  • Incontinenza mista: associazione di sintomi delle due tipologie precedenti;
  • Incontinenza da rigurgito: la vescica si riempie di più di quello che dovrebbe e non riesce mai a svuotarsi totalmente. Questa incontinenza può essere causata dall’assenza di sensazione di riempimento o dalla presenza di uno ostacolo nell’uretra: per quest’ultimo motivo è bene non trascurare mai i sintomi, perché potrebbe nel tempo danneggiare il muscolo vescicale.

Le terapie non chirurgiche per trattare l’incontinenza femminile

Cambiare il proprio stile di vita, praticare attività fisica e adottare alcuni accorgimenti possono aiutare la sintomatologia dell’incontinenza:

  • Caffè, tè, bibite gassate e alcuni succhi di frutta possono avere un’azione diuretica, così come i dolcificanti artificiale possono influire positivamente su vescica e intestino; il fumo e il sovrappeso, invece, possono far peggiorare la patologia;
  • La rieducazione pelvica è una terapia utile per l’incontinenza da stress e nelle forme di prolasso lieve. Consiste nell’associare esercizi fisici specifici (come gli esercizi di Kegel) all’elettrostimolazione, in modo da rinforzare i muscoli del pavimento pelvico e dello sfintere urinario;
  • I coni vaginali a pesi crescenti sono coni che si inseriscono nella vagina e servono per valutare inizialmente la forza e la resistenza dei muscoli e terminano con il rafforzamento delle capacità funzionali del pavimento pelvico;
  • La ginnastica vescicale è utile per la rieducazione alla minzione.

Le terapie farmacologiche

Alcuni farmaci possono aumentare la forza e il tono muscolare per chi soffre di incontinenza da sforzo, ma alcuni effetti collaterali possono indurre a scegliere un’altra terapia. La terapia ormonale, invece, può servire alle donne che hanno raggiunto la menopausa per aumentare il tono muscolare. Infine esistono dei farmaci che aiutano a bloccare le contrazioni indesiderate della vescica.

Le terapie chirurgiche

L’incontinenza da sforzo e la vescica iperattiva possono essere trattate chirurgicamente. La prima si avvale di numerose soluzioni terapeutiche tra cui la colposospensione retropubica, una delle tecniche che ha riscosso maggiore successo. Ne esistono due varianti, la Marshall-Marchetti-Krantz, che non si è dimostrata duratura nel tempo, e la Burch, che stabilizzando e innalzando l’uretra ristabilisce i rapporti anatomici con il collo vescicale. Negli ultimi dieci anni si sono affermate tecniche in cui vengono poste delle bende di tessuto sintetico al di sotto dell’uretra per sostenerla nella zona più vicina alla vescica: alcuni esempi sono la Trans Vaginal Tape o la Trans Obturator Tape. L’ultima tipologia di trattamento per questa patologia sono gli impianti di palloncini uretrali che aiutano la regolare minzione senza la necessità di manipolazioni.

Per la vescica iperattiva, invece, si opta per la neuromodulazione sacrale, ovvero l’impianto di un elettrocatetere che trasmette una leggera stimolazione dando sollievo ai pazienti, per le iniezioni parauretrali con Bulking Agent, con cui si aiuta a tenere chiusa l’uretra e la vescica attraverso cellule adipose o di collagene, e da ultimo le iniezioni di tossina botulinica.

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